TOSCANA – Prime reazioni dalla Toscana per l’efferata aggressione cha ha provocato la morte di Vania Vannucchi, la 46enne deceduta stamani per le ustioni riportate dopo essere stata cosparsa di benzina e data alle fiamme.
“Dobbiamo combattere – dice il presidente della Toscana Enrico Rossi – le leggi ci sono e gli strumenti pure”. Secondo il presiente regionale di deve “isolare e punire gli uomini violenti” e “aumentare la prevenzione, non solo per riconoscere e arrestare quelle dinamiche che sfociano in violenza, ma anche per aiutare tutte le donne ad ogni età a denunciare”.
“Non ci bastano più le parole, nessuna punizione avrà sufficiente forza deterrente ad evitare che si ripetano femminicidi, sempre più orribili, come quello di Vania” il commento di Dalida Angelinia, segretari regionale della Cgil. “Ogni donna vittima di violenza – aggiunge – è una sconfitta,una cicatrice indelebile. Oraa vogliamo fatti concreti, questa strage deve arrestarsi”. L’antidoto? Secondo Angelini il contrasto a questi episodi si realizza con la diffusione della “cultura del rispetto che parta dai primi anni di vita: l’educazione sentimentale è un elemento indispensabile nella formazione degli uomini e delle donne del futuro”.
Il presidente della Provincia di Lucca e sindaco di Capannori Luca Menesini ha inviato oggi al ministro dell’istruzione Stefania Giannini una lettera in cui si richiede di rendere obbligatori nelle scuole italiane i corsi di educazione sentimentale e di genere.
Ad esprimere vicinannza alla famiglia di Vania anche la ministra delle riforme con delega alle pari opportunità, Maria Elena Boschi: “Non possiamo e non vogliamo abituarci a queste tragiche morti” afferma il ministro. “Bisogna rafforzare e promuovere azioni di contrasto alla violenza sulle donne e al femminicidio” aggiunge il ministro, che annuncia di aver convocato per l’8 settembre prossimo la prima riunione della cabina di regia interistituzionale prevista del Piano straordinario contro la violenza sessuale e di genere.
