Cultura

Dalla musica ai writers, torna “Icché ci vah ci vole” per risvegliare la città

today07/06/2017

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FIRENZE – “Riqualificare uno spazio troppe volte dimenticato e degradato, creando al tempo stesso un modello operativo esportabile altrove per la riattivazione di aree urbane in disuso.” È questo l’obiettivo di Icché ci vah ci vole! il festival open source organizzato da Riot Van e No Dump, insieme ad altre associazioni del territorio al giardino di Villa Favard (Fi Sud) dall’8 all’11 giugno.

In programma musica, performance, arte e artigianato per far rivivere l’area verde della villa di via aretina. Spazio alle realtà di autoproduzione e artigianato, grazie ad una serie di laboratori ed uno ampio spazio espositivo che sarà curato dall’Associazione Culturale Source e dall’Associazione Culturale Three Faces, il Main Stage invece ospiterà il videomapping a cura di Novantanove [MILANO]. Durante la quattro giorni verrà inoltre realizzata un’opera su grande scala dall’artista urbano Awer che, con gli spray, graffiterà su di una struttura appositamente progettata e costruita da No Dump e saranno ospitati i lavori di numerosi artisti urbani, writers, tatuatori, scultori italiani e stranieri.

Per quanto riguarda la musica la prima serata sarà dedicata alla musica live alternativa locale, selezionata dalla rete fiorentina degli studi di registrazione e sale prove – Switch Live Net – in cui si esibiranno i gruppi che più hanno attirato l’attenzione del pubblico. Venerdì invece Sound System Culture Carnival, la giornata in cui si celebra in tutte le sue sfaccettature la cultura dei Sound System. Artisti locali e internazionali si sfideranno a colpi di bassi su sound system autocostruiti.

Sabato 10 ‘Electronic Exploration’ una giornata dedicata all’esplorazione della cultura elettronica contemporanea e delle sue possibilità: gli artisti si alterneranno tra live stage e Knowledge Area, dove condivideranno la loro esperienza e conoscenza dei vari aspetti delle produzioni elettroniche e digitali. Ultima giornata dedicata alla cultura Hip Hop che avrà la struttura della tradizionale jam, capace di abbracciare i 4 elementi: Writing, B Boying, Mc’ing e Dj’ing. Alcuni dei massimi esponenti italiani si alterneranno tra palco e workshop.

Domenica infine sarà proiettato in prima Toscana il documentario “Digging New York” a cura del Danno dei Colle Der Fomento e del regista Daniele Guardia presenti al festival.

 

Scritto da: Redazione Novaradio


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