Cultura

Carmen non muore, e al Maggio arrivano sia applausi che dissensi

today08/01/2018

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FIRENZE – Applausi, ma anche malcontento ieri sera al Teatro del Maggio per il debutto della Carmen di Bizet con la regia di Leo Muscato, che per la prima volta rivisita il finale della celebre opera: a morire infatti è don Josè, non la bella sigaraia che si ribella e gli spara.

Una Carmen contro il femminicidio, che già alla vigilia aveva suscitato reazioni per la modifica apportata al libretto originale. La Carmen di Muscato veste i panni di una nomade contemporanea, abitante in un accampamento anni ’80. Ancora vittima di una marcata violenza fisica da parte di Josè. “Mi sarei aspettato reazioni non per il cambio del finale ma più per l’ambientazione nel campo Rom”, aveva detto Muscato nei giorni scorsi, spiegando che la tensione emotiva che percorre l’opera conduce il pubblico ad affrontare “il tema della morte, tema forte che resta comunque”. Gli applausi, calorosi, sono stati per cast, orchestra e coro, le contestazioni sono arrivate all’uscita del regista.

Difficoltà anche in scena con la pistola, che al momento dello sparo non ha funzionato come avrebbe dovuto stasera sul palco. Commenti favorevoli alla messa in scena del Maggio c’erano stati tra gli spettatori della prova generale il 5 gennaio scorso. Dopo il debutto altre 5 repliche, tutte esaurite come la prima.

Scritto da: Redazione Novaradio


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