FIRENZE – Un 2014 in crescita per le esportazioni dei distretti toscani: +3,2%, risultato superiore al 2% della media nazionale, per un valore complessivo di 12,5 miliardi di euro. A dirlo i dati del Monitor del Servizio studi di Intesa Sanpaolo per Banca Cr Firenze. A tirare gli Usa (+9,2), ora al primo posto tra i mercati di sbocco per il made in Tuscany.
A guidare la ripresa, la pelletteria e calzature di Firenze (+11,8%), con oltre 3,1 miliardi esportati, circa un quarto dei flussi distrettuali toscani. Bene, nel sistema moda, anche Tessile e abbigliamento di Prato (+7,5%), Pelletteria e calzature di Arezzo (+16,7%) e Tessile e abbigliamento di Arezzo (+11,6%).
Rallentano vistosamente invece le esportazioni di gioielli del distretto orafo aretino (-10,7%) per il calo del prezzo dell’oro (-26% circa) e il ripiegamento della domanda mondiale. In calo anche il distretto della concia e calzature di S. Croce (-6,8%), e le esportazioni della filiera dell’olio (-4,6%), penalizzate dal cattivo andamento della produzione.
Per il 2105 ci si asèpetta un’ulteiore cerscita delle esposrtazioni, favorite dall’aumeto del Pil statunintense e dal cambio euro-dollaro: a beneficiarne saranno soprattutto, i distretti della ceramica di Sesto Fiorentino, quelli del vino in Chianti, la pelletteria e calzature di Arezzo, i mobili del distretto di Poggibonsi-Sinalunga, e l’olio di Lucca.
