News

“Il nuovo Peretola si farà e basta”: il sottosegretario leghista gela Ceccardi

today10/10/2018

Sfondo
share close

FIRENZE – Lo sviluppo dell’aeroporto di Peretola continua a creare divisioni tra e dentro i partiti, sia di governo che di opposizione, e tra i vari livelli territoriali.

 

A complicare ulteriormente il gioco dei veti incrociati, la posizione espressa dal sottosegretario agli esteri Gugliemo Picchi, unico esponente leghista toscano nell’esecutivo, che in un’intervista a Repubblica Firenze dice: “Il nuovo aeroporto si fa e basta, è troppo tardi per un ripensamento” spiegando poi in modo esplicito: “I voti e i soldi delle Toscana arrivano da Firenze, non è pensabile che un polo primario della farmaceutica, del fashion e del turismo si blocchi per il vento”.

Una bocciatura senza appello della linea espressa dalla Lega toscana della neo commissaria Susanna Ceccardi, che nell’ultimo direttivo ha sposato la linea di una messa in sicurezza di Peretola e un potenziamento di Pisa. Posizione in definitiva simile a quella del dossier M5s toscano che in queste settimane è sul tavolo del ministro Toninelli.

La Lega non è però l’unica a dividersi su Peretola. Nel Pd, al fronte del sì delle categorie economiche e industriali capeggiato dal sindaco di Firenze Nardella si oppongono i sindaci di Prato e della piana, oltreché la maggioranza di SI che guida il comune di Sesto Fiorentino, i comitati dei residenti e le associazioni ambientaliste.

Perfino nella Cgil si è aperta una frattura tra segreteria regionale, contraria al masterplan, e la federazione dei trasporti Filt, favorevole al potenziamento di Peretola. Un dibattito destinato a proseguire almeno per un mese, dato che la conferenza dei servizi prevista per venerdì e destinata a porre fine alla fase autorizzativa è stata rinviata al 9 novembre – per il mancato invio al Mibac di alcuni pareri dell’Enac.

Scritto da: Redazione Novaradio


Articolo precedente

News

Bekaert, plebiscito dei lavoratori a favore dell’accordo sulla Cigs

FIGLINE VALDARNO - Sono 280, ovvero il 94%, i si per l'accordo sindacale che ha evitato i licenziamenti e ha messo in campo reindustrializzazione e rioccupazione alla Bekaert di Figline Valdarno (Firenze) A renderlo noto è stato Ferdinando Uliano, segretario nazionale Fim Cisl, che ha espresso soddisfazione per la valutazione positiva dei lavoratori per un accordo definito storico perché “ha evitato i 318 licenziamenti e privilegia gli strumenti di rioccupazione”, […]

today09/10/2018


0%