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Liberazione, Nardella: “Educazione civica obbligatoria per preservare la memoria”

today11/08/2017

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FIRENZE – “Se oggi c’è chi può protestare e chi può applaudire è perché qualcuno 73 anni fa ha dato la vita per restituire libertà e democrazia a questa città”. Queste le parole di Dario Nardella, sindaco di Firenze alla cerimonia di celebrazione dei 73 anni dalla Liberazione della città, riferendosi anche alla polemica suscitata dalla manifestazione in ricordo dei franchi tiratori della Rsi in programma al cimitero di Trespiano.

“In questo periodo – ha affermato – si continuano a vedere manifestazioni che nascono magari da esigenze di propaganda politica e che mettono in discussione la memoria collettiva: bisogna portare rispetto per tutti i Caduti, ma senza dimenticare la differenza tra chi ha combattuto per l’oppressione e chi ha combattuto per la libertà”. E proprio a favore del mantenimento della memoria collettiva Nardella ha annunciato una campagna per una legge di iniziativa popolare, che preveda “l’educazione alla cittadinanza come materia obbligatoria in tutte le scuole dell’obbligo”. “Senza l’educazione civica – ha detto Nardella – non c’è memoria, e senza la memoria noi perdiamo la nostra identità, le nostre radici, e finiamo per non essere più nessuno”.

“A Sant’Anna di Stazzema non ci arrivi se non la conosci, furono i fascisti italiani a portare lì gli uomini della Wehrmacht: erano i ‘patrioti’ che a Trespiano qualcuno vuole ricordare…”  ha detto Luigi Remaschi, presidente dell’Anpi di Firenze, dall’arengario di Palazzo Vecchio, spronando poi tutti ad essere attivi contro in nazi-fascismo anche oggi.

E’ stato il rintocco della Martinella stamattina alle 7, come nel ’44, ad inaugurare da Palazzo Vecchio le celebrazioni, alle 10, in piazza dell’Unità italiana, è stata deposta una corona di alloro al monumento ai Caduti di tutte le guerre, alle 10,30 la cerimonia sull’arengario di Palazzo Vecchio con sindaco e Anpi.

Al momento del passaggio del corteo un gruppetto di anarchici ha inscenato una protesta contro il recente arresto di alcuni esponenti dell’area anarchica per la bomba alla libreria di Casapound a capodanno scorso e l’assalto alla caserma dei carabinieri di Rovezzano del 21 aprile 2016.
I manifestanti, una decina, hanno cominciato a protestare in via Porta Rossa, affacciandosi su via dei Calzaioli dove stava sfilando il corteo, ma sono stati allontanati dalle forze dell’ordine.

Scritto da: Redazione Novaradio


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