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Migranti e biciclette, nuova ordinanza choc della prefetto di Firenze – ASCOLTA

today18/10/2018

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FIRENZE – Biciclette e migranti, binomio di fuoco in questi giorni. A prato, sulla segretaria provinciale della Lega Patrizia Ovattoni sono piovute una pioggia di critiche dopo un’allucinante uscita sulle piste ciclabili. “Servono solo ai migranti. Noi pratesi a lavorare ci andiamo in macchina” ha detto in dichiarazioni pubbliche e poi in diretta alla trasmissione radiofonica La Zanzara, confermando di ritenere che il progetto della ciclabile possa essere “una misura favorevole ai  migranti, a discapito dei residenti pratesi”.

Dichiarazioni che hanno sollevato non poche polemiche e malumori anche all’interno della Lega, tant’è che alcune ore dopo, sul suo profilo Facebook, Ovattoni
ha fatto ammenda ma sbagliando destinatario: “Chiedo scusa a chi va a lavorare in bici, ai ciclisti che con passione si dedicano a questo sport…a tutti quelli che usano la bici a Prato…SCUSATEMI..”. La prima a prendere le distanze era stata la commissaria regionale Susanna Ceccardi. All’attacco invece il sindaco di Firenze, Dario Nardella: “Siamo oltre l’apartheid”.

Propaganda legista a parte, fa discutere anche la nuova circolare del prefetto di Firenze Laura Lega, secondo cui ogni migrante ospite di un centro d’accoglienza che ha una bicicletta, dovrà spiegare ai gestori della struttura come e dove l’ha comprata, o meglio “acquisita”. L’operatore dovrà mettere a verbale le sue dichiarazioni e, se ha dubbi sulla provenienza della bici, informare la Prefettura.

La denuncia arriva dall’associazione Altrodiritto, la stessa che ha giù annunciato ricorso contro le altre due ordinanza della prefetto, sulla riduzione dell’orario e sui controlli ai piacchi postali per gli ospiti dei Cas, come ha spiegato Emilio Santoro dell’associazione ai microfoni di Novaradio

>>> Clicca per ascoltare l’intervista a Emilio Santor di Altrodiritto

 

Scritto da: Redazione Novaradio


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