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Momenti di tensione al presidio dei senegalesi, contestato Nardella – VIDEO

today06/03/2018

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FIRENZE – Momenti di tensione e contestazione al Sindaco di Firenze Dario Nardella oggi alla manifestazione convocata dalla comunità senegalese sul ponte Vespucci dall’indomani dell’uccisione dell’ambulante Idy Diene per mano di Roberto Pirrone.

Alcune centinaia le persone che si sono presentate, tra cui circa 200 giovani senegalesi ma anche molti cittadini italiani. “Siamo una comunità pacifica ma vogliamo risposte” ha scandito Osman Gal, storico rappresentante della comunità somala fiorentina, condannando le intemperanza durante la manifestazione spontanea di ieri.

Quando  però il sindaco Nardella è arrivato sul posto ha cercato di raggiungere il centro dell’assembramento parlando con uno dei loro portavoce che già aveva incontrato anche ieri sera in Palazzo Vecchio,  è stato affrontato da un gruppetto di giovani che urlava “vergogna, vergogna”, iniziando a spintonare la piccola delegazione che era assieme al sindaco per spingelo via.  Mentre già il sindaco si stava allontanando, un giovane italiano si è avvicinato a Nardella sputandogli addosso, scatenando la reazione del primo cittadino e un breve parapiglia. Nardella ha quindi rapidamente abbandonato il presidio, raggiunto poco dopo da Pap Diaw, ex consigliere comunale e storico esponente della comunità somala, che gli ha chiesto scusa a nome suo e della comunità.

>>> Guarda il video delle contestazioni al sindaco Nardella

“Mi allontano perché non voglio diventare elemento di provocazioni – ha detto Nardella – non possiamo accettare la violenza e gli insulti, la città ha il dovere di difendere i principi della democrazia e della convivenza civile. Capiamo la rabbia per la morte di un amico, subito la città ha espresso il proprio cordoglio per l’accaduto ma non possiamo accettare la violenza”.

Tra i manifestanti senegalesi, che hanno intonato anche cori contro Salvini, animi ancora scossi per la tragedia di ieri. “Vogliamo sapere perché si spara sempre ai neri, sempre ai senegalesi” le parole più volte ripetute, a più ripresa, da singoli o gruppetti di manifestanti. Anche dopo l’allontanamento del sindaco, gli animi sono rimasti agitati.

 

Guarda la videogalley

 

A invitare alla calma hanno parlato la presidente della comunità senegalese Nye Ndyaye e una deputata del parlamento senegalese, chiedendo”verità e giustizia” su quanto avvenuto e ribadendo la piena fiducia nella magistratura e nelle istituzioni della città. Mentre una parte dei manifestanti è rimasta sul ponte, luogo prescelto per il presidio, un altro gruppo di manifestanti di circa un centinaio di persone si è spostato su lungarno Vespucci, con l’intenzione di effettuare un corteo (non autorizzato dalla questura) e fronteggiate da un cordone di carabinieri e poliziotti in assetto antisommossa. Per circa una mezz’ora i manifestanti hanno scandito slogan conto il fascismo, il razzismo e le forze di polizia. Non sono mancati anche alcuni momenti di tensioni, con spintonamenti e qualche manganellata da parte degli agenti.

>>> Guarda il video delle tensioni tra manifestanti e polizia

A calmare gli animi è stato decisivo l’arrivo dell’imam della comunità islamica fiorentina, Izzedin Elzir, che ha convinto i manifestanti a sedersi di fronte al cordone degli agenti per una preghiera in memoria di Idy, ricordando che “nonostante la rabbia per la moret di Idy, i veri musulmani esprimono il dolore con le parole, anche forti, e con le lacrime, ma mai con la violenza”. Subito dopo assieme a Pape Diaw ha lanciato l’appello per una nuova manifestazione in memoria di idy, fissata per le 15 di sabato pomeriggio.

>>> Guarda il video della preghiera dell’imam Izzedin Elzir

 

 

 

Scritto da: Redazione Novaradio


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