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Parlamentarie M5S, caos e polemiche anche in Toscana

today17/01/2018

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Fabio Zita

TOSCANA – Confusione informatico e feroci polemiche politiche anche in Toscana sulle parlamentarie del M5S. Oltre 600 le autocandidature per la nostra regione.

Come altrove, anche da noi sul web sono rimbalzatele segnalazioni di malfunzionamento del portale Rousseau, ma anche le proteste di militanti storici che si sono ritrovati esclusi dalle liste dei candidabili, mentre figurano altri che hanno mandato documentazioni incomplete. Tra gli esclusi l’attivista Andrea Vannini a Firenze, che si è sfogato su FB: “E’ la fine dell’uno conta  uno”.

Nella corsa per un posto al sole in parlamento sul carro dei 5 Stelle salgono anche personaggi che poco hanno a che fare con la storia del movimento. Tra i nomi che spiccano, oltre a Gregorio de Falco, il capitano di fregata del “salga a bordo” rivolto a Schettino, anche l’architetto Fabio Zita, ex dirigente regionale che si oppose allo smaltimento delle terre di scavo della Tav; Marco Ferri, giornalista già firma de Il Giornale della Toscana; Giuseppe Razzanelli, fratello del più noto Mario; l’ex esponente di Alleanza Nazionale Domenico Leggiero, noto per la battaglia per militari vittime dell’uranio impoverito. Tra i parlamentari uscenti sicuri delle ricandidatura ci sono Alfonso Bonafede, Sara Paglini e Laura Bottici.

Scritto da: Redazione Novaradio


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