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Alloggi Erp, riforma in nome della “toscanità”. Critico il Sunia – ASCOLTA

today19/11/2018

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TOSCANA – Un sistema di punteggi progressivo che, nell’assegnare le case popolari, attribuirà più punti quanti più sono gli anni di residenza in Toscana e di iscrizione nelle liste di attesa. Ma anche sistemi di incentivi alle giovani coppie, corsi di educazione civica obbligatoria e pugno duro contro i chi delinque, che arriva fino a alla revoca del diritto alla casa popolare.

Prende forma il concetto di “prima i toscani nelle case popolari” emerso nei mesi scorsi dal dibattito interno al Pd Toscano. Le novità son contenute nella bozza di riforma dei criteri di assegnazione degli alloggi Erp elaborata dall’assessore regionale Vincenzo Ceccarelli e dal capo della commissione consiliare Stefano Scaramelli, che sarà a breve in discussione in Consiglio.

Archiviata l’idea di innalzare da 5 a 10 anni di residenza in Toscana il prerequisito per accedere alla richiesta, si opta per quella che è stata definita “scala mobile” della toscanità: da 2 punti per chi risiede in toscana da 10 anni fino a 4 punti per chi vive in Toscana da oltre 20 anni – che si affiancano a 0.5 punti per ogni anno passato in graduatoria per smaltire le liste d’attesa.

Tra le novità, anche la stretta legalitaria: espulsione e divieto di accesso alle graduatorie per i pregiudicati condannati, anche in primo grado, per reati non colposi che prevedano pene non inferiori a 5 anni.

“Lo abbiamo detto e lo ripetiamo, le norme sulla toscanità sono ingiuste e no servono a ridurre come vorrebbero, il numero delle famiglie straniere nella case popolari” commenta Laura Grandi, del Sunia Firenze, che assieme a sindacati ed altre associazioni come Unione inquilini denunciano invece come 10 dei 17 milioni dei fondi statali attribuiti alla Toscana per il sostegno alla morosità incolpevole giacciano inutilizzati nelle casse dei comuni.

Tra le peggiori performance, quella di Firenze usa solo il 30% a causa parametri di applicazione restrittivi. “Si sblocchino piuttosto questi fondi – insiste Grandi – e si indirizzino verso il sostegno in conto affitto, in modo da limitare i fenomeno crescente degli sfratti di famiglie italiane, sostituite da lucrosi affitti turistici”

>>> Clicca per ascoltare Laura Grandi, segretaria Sunia Firenze

 

Scritto da: Redazione Novaradio


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