Cultura

Fontana, Vedova, Burri, Merz. A Palazzo Strozzi l’arte racconta l’Italia

today14/03/2018

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FIRENZE – Un viaggio alla scoperta dei cambiamenti sociali, politici e culturali dell’Italia tra gli anni 50 e il ’68 attraverso ottanta opere di artisti come Renato Guttuso, Lucio Fontana, Alberto Burri, Emilio Vedova, Enrico Castellani, Piero Manzoni, Mario Schifano, Mario Merz e Michelangelo Pistoletto. È “Nascita di una Nazione. Tra Guttuso, Fontana e Schifano”, la nuova mostra dedicata alla modernità in programma dal 16 marzo al 22 luglio 2018 a Palazzo Strozzi.

L’esposizione, a cura di Luca Massimo Barbero, vede per la prima volta riunite assieme opere emblematiche del fermento culturale italiano del secondo dopoguerra, e racconta la nascita del senso di Nazione attraverso gli occhi e le pratiche di artisti che, con le loro sperimentazioni, da un lato fanno arte di militanza e impegno politico, dall’altra reinventano i concetti di identità, appartenenza e collettività collegandosi alle contraddizioni della storia d’Italia negli anni successivi al cupo periodo del fascismo e della guerra.

Sono questi gli anni del cosiddetto “miracolo economico”, momento di trasformazione profonda della società italiana fino alla fatidica data del 1968, di cui nel 2018 ricorre il cinquantesimo anniversario. È in questo ventennio che prende forma una nuova idea di arte, proiettata nella contemporaneità attraverso una straordinaria vitalità di linguaggi, materie e forme che si alimentano di segni e figure della cronaca.

L’itinerario artistico della mostra parte dalla diatriba tra Realismo e Astrazione, prosegue con il trionfo dell’Arte Informale per arrivare alle sperimentazioni su immagini, gesti e figure della Pop Art in giustapposizione con le esperienze della pittura monocroma fino ai nuovi linguaggi dell’Arte Povera e dell’Arte Concettuale.
Come in una sorta di “macchina del tempo” costruita per immagini l’esposizione narra il periodo più fertile dell’arte italiana della seconda metà del Novecento, che oggi è riconosciuto come contributo fondamentale per l’arte contemporanea, ripercorrendo alcuni temi identitari di un Paese in cui l’arte viene concepita sia come forza innovatrice sia come strumento di approfondimento di un più ampio contesto culturale.

“Questa mostra si iscrive nella consolidata indagine intorno all’arte e alla cultura della modernità condotta da Palazzo Strozzi negli ultimi anni” afferma Arturo Galansino Direttore Generale della Fondazione Palazzo Strozzi. Ascolta l’intervista >>

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Scritto da: Redazione Novaradio


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