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Domenica “Un passo di pace”: “Renzi vieni ad ascoltare”

today18/09/2014

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passo di paceFIRENZE – Collegamenti diretti con chi vive nelle zone di conflitto, di rappresentanti della società civile, performance musicali, per lanciare da Firenze un “no” alla guerra, di ogni genere, e chiedere ai governi un cambiamento nelle politiche di intervento militare dimostratesi fallimentari nell’arginare i conflitti. Con un appello all’ascolto diretto al premier Matteo Renzi, che ha recentemente espresso l’appoggio all’intervento contro l’Isis, a tornare nella “sua” città per ascoltare le ragioni di chi pensa che la guerra non sia mai la soluzione ma sempre causa di sofferenze, povertà, e nuove crisi.

E’ il messaggio che partirà domenica prossima, dalle 11 alle 16 in piazzale Michelangelo con la manifestazione nazionale “Facciamo un passo di pace” promossa a quattro network associativi (Rete della Pace, Rete Italiana per il Disarmo, Sbilanciamoci, Tavolo Interventi Civili di Pace) in coincidenza con la Giornata Internazionale per la pace proclamata dall’ONU. Una lunga maratona di interventi e intermezzi musicali, che sarà condotta da Daniela Morozzi: previsti testimonianze provenienti da Iraq, Siria, Palestina, Afghanistan, Congo, gli interventi di personalità come Alex Zanotelli, il presidente regionale Enrico Rossi, l’Ambasciatrice Palestinese in Italia Mai Al Kaila, Goffredo Fofi, Cecilia Strada, e la La musica è affidata al “Il ciclista” e al duo formato da Luca Lanzi (Casa del vento) e Francesco Moneti (Modena City Ramblers).

Ad oltre dieci anni dalla manifestazione di chiusura del Social Forum Europeo che portò a Firenze un milione di persone a manifestare per la pace ed un “altro mondo possibile”, Firenze torna ad essere capitale del movimento pacifista e nonviolento: per chiedere l’impegno ai governi a sostenere il mutilateralismo, la mediazione dei conflitti, l’Onu e il rispetto delle organizzazioni internazionali e delle convenzioni sui diritti umani, abbandonando le teorie sull’esportazione della democrazia, dell’interventismo militare mascherato da necessità umanitarie, e cambiare le pratiche di sostegno ai regimi non democratici, il commercio internazionale delle armi, e tutte quelle politiche che contribuiscono a d acuire le differenze economiche e sociali tra i diversi paesi, a loro volta fonte di povertà e migrazioni.

Alla vigilia della manifestazioni, gli organizzatori hanno anche inviato una lettera al premier Matteo Renzi, per invitarlo a prendere parte alla manifestazione: non come oratore ma come uditore. “Lei ha interagito – è scritto nella lettera al capo del governo – con molti organismi internazionali, in particolare con un con UE e Alleanza Atlantica. Perché non prevedere un momento di confronto anche con la società civile italiana. “Perché – si legge ancora – non ascoltare anche le nostre indicazioni su come è possibile trasformare e risolvere i conflitti, senza limitarsi a considerazioni di natura strategica e militare?”.

Info su FB (passodipace) e twitter (@passodi pace, #passodicpace e #21settembre)

Scritto da: Redazione Novaradio


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