FIRENZE – “Al primo posto avrei cercato di mettere le questioni del precariato”. Lo ha detto Enrico Rossi, presidente della Regione Toscana, a proposito del Jobs Act. “Vorrei vedere cosa ci sarà scritto in fondo su questa riforma del lavoro, è un atto di delega”, ha sottolineato, a margine dell’assemblea di Legacoop Servizi Toscana, definendo la riforma “importante e necessaria, soprattutto per far fronte a quella grande marea di precariato che nel corso di questi anni si è creata”.
Tra le altre priorità, secondo Rossi, “il problema degli ammortizzatori sociali, e poi c’è anche una questione relativa all’articolo 18 su cui non si può certo derogare dall’impegno a mantenerlo per quanto riguarda le discriminazioni di carattere politico, ideale, razziale o di altro genere. Bisogna mantenere la reintegra, e bisogna mantenerlo anche nei casi in cui il provvedimento disciplinare sia ingiusto. Poi forse occorre anche trovare altri meccanismi, ma il punto non può essere solo questo”.
“Quello che non condivido – ha aggiunto Rossi – della sinistra del partito è essersi fatti rinchiudere sulla discussione dell’articolo 18. Sono convinto che dobbiamo soprattutto preoccuparci di chi è giovane e totalmente privo di tutele, altrimenti da questi non saremo più capiti”