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Lunedì i genitori di Renzi davanti al gip. Tiziano: “La verità verrà fuori”

today20/02/2019

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FIRENZE – Si terrà lunedì prossimo davanti al gip Angela Fantechi l’interrogatorio di garanzia per Tiziano Renzi e Laura Bovoli, agli arresti domiciliari da due giorni con le accuse di bancarotta fraudolenta e false fatture. Non è chiaro dove la coppia sarà sentita: possibile che venga scelto un luogo diverso dalla procura per evitare l’assalto di telecamere e giornalisti.

Oggi nulla si muove nella villetta dei Renzi a Torri, tutt’ora presidiata da qualche giornalista. Tiziano Renzi ha deciso di dire la sua, tramite un post FB: “Non auguro a nessuno – nemmeno al mio peggiore nemico – di vivere mai ciò che la Lalla e io stiamo vivendo. Tuttavia ci prepariamo a una lunga vicenda giudiziaria consapevoli di un fatto: la verità prima o poi verrà fuori” scrive, respingendo ogni accusa: “Non abbiamo fatto mai fatture false, non siamo amministratori di fatto, non abbiamo fatto bancarotta, non abbiamo lavoratori in nero”.

Intanto emergono nuovi particolari sul “programma criminoso” ipotizzato dalle accuse, fatto di società intestate a prestanome, fatture fittizie e personale sottopagato assunto dalle cooperative che venivano fatte fallire, con indebiti guadagni per la “Eventi6” controllata dai coniugi Renzi: 1,3 milioni di euro tra mancati contributi e illeciti profitti secondo i pm. Tra questi, il fatto che una nipote dei coniugi Renzi, Cristina Carabot, sarebbe stata nominata “a sua insaputa” amministratrice di una delle società, e le irregolarità raccontate dai camionisti della Delivery, società che consegnava i volantini per la Eventi6, pagati per 4 ore al giorno a fronte delle 10 lavorate.

Si chiariscono anche i motivi della tempistica delle misure cautelari: la richiesta degli arresti da parte della procura risale al 28 ottobre, la decisione del gip al 13 febbraio, ma la notifica sarebbe prima slittata a martedì per le ferie del pm titolare dell’inchiesta, e poi anticipata di un giorno per riuscire a notificarla all’imprenditore ligure Massoni – che si trova in “messa in prova” per altra precedente condanna per fallimento – prima che si allontanasse per un permesso.

Notizie che sembrano rispondere alle affermazioni ieri dell’ex premier, che aveva parlato della notizia dei domiciliari come “capolavoro mediatico” in grado di offuscare il voto Salva-Salvini dei militanti M5s sulla piattaforma Rousseau.

Scritto da: Redazione Novaradio


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