TOSCANA – Revisione della programmazione del numero dei medici specialisti in ciascuna disciplina e aumento dei posti disponibili nelle aree in cui c’è maggior carenza, con un contributo diretto da parte della Regione sulle borse di studio per aumentare il numero degli specializzandi. E ancora, l’apertura dei concorsi anche agli specializzandi iscritti al quinto anno di corso così da accorciare i tempi di assunzione.
Sono alcune delle azioni che la Toscana sta mettendo in campo per far fronte alla forte domanda di figure mediche, che in alcuni comparti – soprattutto i pronto soccorso ma anche altre arre – sta iniziando a diventare una vera emergenza.Ultimo a lanciare il grido d’allarme è il pronto soccorso dell’ospedale San Luca di Lucca, per cui il sindaco Tambellini sollecita un incontro urgente, che si terrà a breve in Regione.
Per garantire i livelli di assistenza e la qualità delle cure, spiega il presidente regionale Rossi, la Regione ha intenzione di affiancare anche altre misure: nuovi concorsi per dirigente medico in medicina interna (ed equipollenti), con la possibilità di assegnazione temporanea al pronto soccorso per un periodo non inferiore a 2 anni e non superiore ai 3 accompagnato da un periodo di addestramento on the job; un percorso formativo regionale biennale per assumere in regime libero-professionale giovani neolaureati in medicina under 35 e non in possesso di specializzazione, da destinare proprio al settore dell’emergenza urgenza; fondi aggiuntivi alla Asl da destinare ad incentivi economici per il personale medico già inquadrato nei pronto soccorso che si renda disponibile a turni aggiuntivi; infine, la possibilità di re-impiegare personale in pensione con contratti di lavoro autonomo ad hoc.
La Regione sta lavorando anche per fronteggiare la carenza sul fronte dell’assistenza infermieristica: uscirà i primi di giugno il nuovo bando Estar per un concorso che si preannuncia il più grande mai bandito a livello nazionale per il reclutamento di infermieri.
