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Centrosinistra, Giani non convince ma il dialogo con il Pd prosegue – ASCOLTA

today04/12/2019

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FIRENZE – L’accordo sul nome per il candidato governatore del centrosinistra ancora non c’è, ma il confronto continua e no c’è stata la temuta rottura tra Pd e le componenti più a sinistra. Pietra del contendere è la proposta come candidato, da parte del Pd, di Eugenio Giani, che i dem hanno “investito” all’unanimità giovedì scorso.
Il nome, oramai è chiaro, non va affatto giù agli alleati: sia per le modalità di selezione, no condivise, che per questioni politiche e di programma. Il Pd però (ancora?) non ha posto un “aut aut”, né gli alleati hanno (ancora) rilanciato con un nome che possa fungere da alternativa – magari in future primarie di coalizioni. E così il dialogo va avanti: il centrosinistra si incontrerà di nuovo il 6 e il 9 dicembre per parlare di programma e il 12 dicembre per tirare le conclusioni sul nome.
Tra le 14 sigle riunite al tavolo, anche Italia Viva, Comunità civica Toscana, +Europa, Sinistra-SI-Art.1, Demos, Verdi. In molte hanno sollevato perplessità – se non di più – sul nome di Giani. Tra queste le componenti più a sinistra, tra cui MDP Articolo 1. “Abbiamo deciso di continuare a discutere” ha detto il segretario toscano Simone bartoli stamani a Novaradio: “Non c’è preclusione su Giani come persona, ma sulla sua capacità di raccogliere le istanze di cambiamento – su sostenibilità economica, sanità, welfare, giustizia sociale e anche rapporto con i cittadini – che arrivano dalla società che i movimenti come le sardine o FFF esprimono. Serve un profilo diverso, di persona esperta, con una tradizione politica diversa, che sappia parlare anche a queste componenti. Ci stiamo lavorando, consapevoli che dobbiamo preservare l’unità del centrosinistra: non possiamo consegnare la regione alla destra”.
>>> Clicca per ascoltare l’intervista a Simone Bartoli, segretario Mdp Articolo 1 Toscana

Scritto da: Redazione Novaradio


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