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Nardella: “Oggi esco, ma poi farò il sindaco da casa dando il buon esempio” – ASCOLTA

today20/03/2020

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FIRENZE – Finisce oggi la quarantena per il sindaco di Firenze, Dario Nardella: dopo 13 giorni di isolamento forzato, deciso in via precauzionale dopo la notizia della positività al coronavirus del segretario Pd Zingaretti, il primo cittadino oggi a fine mattinata farà la sua prima “uscita” di casa, per recarsi a Palazzo Vecchio e fare il punto con i suoi più stretti collaboratori.

“Spero di trovare una città vuota, il più possibile” spiega stamani ai microfoni di Novaradio: “Il traffico è fortemente ridotto, ma ci son ancora troppe persone in giro” dice, lanciando un nuovo forte invito ai cittadini a rimanere a casa, segnalando un dato allarmante: “A Firenze abbiamo avuto un escalation, con 61 nuovi contagiati tra martedì e mercoledì probabilmente effetto del week end scorso, quando un sacco di gente si riversata nei parchi e nei giardini come se niente fosse”.

>>> Ascolta l’intervista integrale a Dario Nardella

Anche per questo, Nardella non esita a dirsi favorevole ad una ulteriore stretta sui divieti di cui si parla a livello nazionale: “Vista la situazione sarebbe opportuno che il governo, coordinandosi con le Regioni, assumesse ulteriori misure restrittive, perché ancor è poco chiaro il discorso delle presone che vanno a fare le passeggiate”.

Da parte sua, sarà il primo a dare l’esempio: “Oggi esco,ma intendo rimanere a casa stando in isolamento. Farò un salto in comune per prendere alcuni documenti, poi farà un giro per Firenze con una pattuglia della municipale per rendermi conto della situazione e semmai intervenire, poi lavorerà da casa in video conferenza” come succede dall’inizio della quarantena.

Al governo, Nardella chiede anche un aiuto per sostenere lo sforzo economico dei Comuni in questa fase con quello che ha definito “decreto cura città“: “Se i Comuni cadono, cade l’Italia. I Comuni possono andare avanti con questa situazioni di cassa per qualche settimana”, “per non più di 2-3 mesi”. “Dopodiché – avverte – rischiamo il default, con il blocco di servizi essenziali” come quelli per anziani, poveri, mense, scuole materne e asili, polizia locale, pulizia delle strade. Di qui tre richieste: liquidirtà per di Comuni di 1,5 miliardi, riduzione del fondo di riserva per i crediti di dubbia esigibilità e sblocco degli avanzi di bilancio.

Infine Nardella difende la scelta della realizzazione di una villaggio container in zona viale guidoni per accogliere pazienti paucisintomatici o in quarantena, oggetto di critiche dell’opposizione in Palazzo Vecchio. “Nel Nord Italia allestiscono ospedali da campo, la struttura temporanea della Protezione civile serve al soccorso e alle cure sanitarie: non possiamo lasciare niente di intentato. Bisogna prepararci a tutto”.

Scritto da: Redazione Novaradio


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