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“L’italiano al tempo della pandemia? Troppi inglesismi a sproposito” – ASCOLTA

today02/07/2020

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FIRENZE –  Claudio Marazzini è stato rieletto presidente dell’Accademia della Crusca, per il suo terzo e ultimo mandato che avrà termine nella primavera 2023. Marazzini è in carica dal 2014: è’ stata anche la prima volta, nella storia secolare della Crusca, che il collegio degli accademici si è riunito in via telematica e ha votato attraverso delle piattaforme digitali.

“Auspico che nei prossimi anni l’Accademia della Crusca possa confermare i suoi risultati brillanti – le parole di Marazzini -, e possa rafforzare il consenso di cui gode presso il largo pubblico. La gente ci ha accordato la sua fiducia, e questo favore, ormai definibile come “popolare”, accresce la nostra responsabilità.

Anche l’Accademia ha subito la fase di limitazione forzosa delle attività dettata dall’emergenza covid19, che ha portato con sé anche novità sull’uso/mal-uso dell’italiano: “Tanti, troppi anglicismi – dice stamani Maarazzini a Novaradio e termini tecnico-tecnologici, utilizzati talvolta in modo non corretto: lockdown, droplet, smart working e altri. In alcuni casi l’accademia è intervenuta a correggere alcune storture dove un altrenativa italiana c’era ed era chiara – “lavoro agile” al posto di smart working” ad esempio. In altri casi, come per il termine lockdown, abbiamo preferito non intervenire perché la soluzione semantica non era di semplice soluzione e l’uso generalizzato di era ormai diffuso: la lingua è una cosa viva”. “Riguardo poi il termine ‘covid19‘ – dice ancora – abbiamo chiarito che questo acronimo coniato dall’Oms per evitare la nascita di termini ‘politicamente scorretti’, sarebbe femminile ma si può usarlo anche come maschile“.

>>> Ascolta l’intervista a Claudio Marazzini, presidente Accademia della Crusca

“In questi mesi le attività sono proseguite anche on line, ad esempio con l’organizzazione del Dantedì –  spiega Marazzini  – ma non può essere questa la modalità normale per sostenere la lingua italiana: l’uso eccessivo delle tecnologie di comunicazione è “freddo” e va a limitato”

Riguardo alle attività per i prossimi mesi, Marazzini ha detto di voler proseguire con le  tecniche moderne la nostra attività lessicografica, potenziare l’alta formazione in campo linguistico, la promozione e la diffusione della lingua italiana e il prezioso servizio di consulenza linguistica. Per il 2021 l’appuntameto da non mancare sarà il 700/o di Dante, non solo per la pubblicazione del Vocabolario dantesco volgare e latino, ma per le celebrazioni che ci si augura siano molto partecipate: “Speriamo davvero che l’epidemia per il prossimo anno ci abbia lasciato e che, come Dante, dopo questo inferno potremo tornare a “riveder  le stelle’ “.

Scritto da: Redazione Novaradio


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