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A Firenze il 14 settembre al via tutte le scuole primarie e medie. L’incognita delle superiori – ASCOLTA

today31/08/2020

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FIRENZE – Il 14 settembre tutti i circa 32 mila alunni delle scuole primarie e medie di Firenze saranno regolarmente in classe per la ripresa delle lezioni e per la quasi totalità i ragazzi torneranno in aula nelle “loro” scuole, senza bisogno di ricorrere a spazi esterni. Ad annunciarlo stamani il sindaco Dario Nardella, facendo il punto sul previsto rientro in classe assieme all’assessore alla scuola Sara Funaro e al direttore dell’Ufficio scolastico Regionale Roberto Pellecchia e l’arcivescovo Giuseppe Betori.

La riapertura delle scuole è merito innanzitutto del completamento dei lavori di edilizia per adeguare gli spazi alla linee guida nazionali, ed in particolare quelle sul distanziamento fisico: durante l’estate il Comune ha impiegato 1,22 milioni di euro  per interventi edilizi su 38 degli 82 plessi scolastici, per un totale di 153 aule (soprattutto per abbattimento tramezzi, adeguamento aule e impianti, realizzazione di pannelli fonoassorbenti) e l’acquisto c on fondi propri di circa 800 banchi monoposto (385 già disponibili), oltre quelli in arrivo con i fondi statali. Unico caso in cui si ricorrerà a spazi esterni è per la scuola Carducci, dove 3 classi utilizzeranno gli spazi del teatro della Pergola, e da novembre i locali dell’adiacente immobile (in affitto dalla Regione).

Definiti e anche gli organici con cui ripartiranno le lezioni, ha spiegato il direttore Pellecchia: è stato infatti completato l’iter di immissione in ruolo di tutti docenti di primarie e medie, così come del personale ATA e dei dirigenti scolastici. In queste ora si stanno definendo le nomine dei presidi reggenti, e sono state approvate in quasi tuttala Toscana, come già fatto per Firenze, le graduatorie  per le supplenze, da dove saranno scelti docenti e amministrativi aggiuntivi  che saranno necessari: circa 3.400 insegnati e 3.00 di personale Ata. Tra oggi e domani, ha detto Pellecchia, saranno approvati i provvedimenti per assegnare un ulteriore contingente (ca 4-500 persone) di assistenti scolastici.

“Un grande risultato” quello di essere riusciti ad adeguare gli spazi scolastici e aver predisposto la riorganizzazione della didattica in tempo per la data individuata dal governo, ha rivendicato il sindaco Nardella: “Senza scuola il paese non riapre. Non abbiamo alibi – ha aggiunto –  ora è il momento che tutti, istituzioni e società civile, diano il proprio contributo. Invito a insegnati e studenti perché collaborino al massimo delle responsabilità perché riapra bene e in sicurezza”.

>>> Ascolta l’intervista a Dario Nardella

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Rimangono questioni irrisolte, non lo nasconde il sindaco: ad esempio il nodo dei trasporti: il servizio di tpl per le secondarie, quello di scuolabus per i più piccoli, di cui si discuterà oggi in Conferenza Stato-Regioni, con quest’ultim che insistono per una deroga all’obbligo di distanziamento di 1 metro su bus, scuolabus e tram, altrimenti sarà impossibile.  Posizione che Nardella sposa in toto: “Si dia ascolto a cosa chiedono i sindaci – dice Nardella –  vanno conciliare le linee guida del Cts con la fattibilità dei trasporti. E quindi aumentare quote accesso ai mezzi pubblici e su scuolabus, dove la regola dei 15 minuti di tempo massimo per i tragitti è impraticabile”.

L’anno scorso il servizio scuolabus ha servito 800 ragazzi: “Prevediamo di incentivare il servizio pedibus – dice l’assessora Funaro – ma se  le regola rimangono queste, dovremo pensare a moltiplicare più turni e differenziare i tragitti”. In attesa che questi nodi vengano sciolti, è stato spiegato, non è stato possibile riorganizzare la ripresa del trasporto scolastico, che partirà dal 28 settembre, così come i servizi di pre- e post scuola. Potrà partire fin dal 14 settembre il  servizio mensa (la decisione spetta alle singole scuole): sarà assicurato regolarmente nei refettori scolastici – con turni scaglionati per rispettare il distanziamento – e con lo sporzionamento dei pasti (anziché le monodose).

>>> Ascolta l’intervista a Sara Funaro

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    A Firenze il 14 settembre al via tutte le scuole primarie e medie. L’incognita delle superiori – ASCOLTA Redazione Novaradio

Capitolo a parte meritano asili nido (ripresa il 7 settembre) e materne  (riapertura il 14), dove non c’è stato adeguamento edilizio o strutturale che le linee guida non prevedono il distanziamento fisico. Il Comune di Firenze, ha comunque investito fondi propri pari a 1.4 milioni di euro per garantire pulizie, scaglionamenti e sanificazioni. In più, ha spiegato l’assessore Funaro, il Comune ha investito altri 1,4 milioni per la scuola d’infanzia comunale, per garantire pulizie, scaglionamenti e sanificazioni, per l’impiego di 41 unità a tempo determinato dedicate agli asili nido e 37 per le materne comunali. Inoltre si è proceduto all’aumento dell’organico con l’assunzione a tempo indeterminato di 37 unità di personale esecutivo e 30 personale docente.

Ancora maggiori le incertezze che riguardano le superiori, dove sono ancora da completare le immissioni in ruolo con la seconda tranche dei fondi annunciati dalla ministra Azzolina – i sindacati lamentano il rischio di oltre 800 cattedre scoperte solo a Firenze. In più c’è il problema, non indifferente, degli spazi per le aule che – a differenza delle primarie – sono assai più angusti. Per reperire gli spazi necessari anche la Curia ha messo a disposizione luoghi di proprietà delle parrocchie – ad esempio il teatro Le Laudi di piazza Savonarola e i locali delle scuole dei salesiani di via del Ghirlandaio. Questioni su cui si sta ancora lavorando ma i tempi sono strettissimi: tanto che anche dal Comune non si esclude che per le secondarie di secondo grado il rientro in classe possa avvenire in tempi differenziati.

 

Scritto da: Redazione Novaradio


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