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Regionali, da Sindacati e Confindustria proposte condivise per rilanciare l’economia

today09/09/2020

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FIRENZE – Una città metropolitana che promuova gli investimenti e non la rendita, basata su un modello di sviluppo sostenibile, che garantirsca lavoro di qualità contro l’economia illegale e lo sfruttamento, e che investa in infrastrutture sia per collegare i territori che per connettere le imprese. Sono le tre linee di indirizzo strategico avanzate da Cgil, Cisl, Uil e Confindustria di Firenze ai candidati alla presidenza della Regione Toscana con l’obiettivo di risollevare la toscana dalla crisi post Covid.

Il documento è nato nel corso di 5 incontri tra sindacati ed industriali: si tratta del primo atto di un piano operativo costituito dalle parti per monitorare il territorio e lavorare su eventuali altri temi condivisi. Nel documento si chiede infatti l’istituzione di un tavolo permanente di lavoro e di partnership che abbia il compito di co-progettazione ma anche di monitoraggio e rendicontazione delle azioni da portare avanti, a partire dal progetto del recovery fund.

“È un messaggio forte che si rivolge a tutti, anche prima delle elezioni. Con la nuova giunta vorremo poi lavorare congiuntamente e trasformare questo documento in un piano d’azione e passare dalle parole ai fatti”, ha detto Paolo Sorretino, vicepresidente Confindustria Firenze. Ascolta >>

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    Sorrentino Redazione Novaradio

Paola Galgani, segretario Cgil Firenze, ha parlato di un “documento che si articola su tre linee che riteniamo possano essere quelle su cui sfidare l’azione del governo della Regione. In quanto organizzazione di rappresentanza riteniamo che ci siano delle questioni che per noi sono prioritarie, ma chiediamo anche di avere un’idea, una visione e anche da questo punto di vista è chiaro che c’è la necessità di alcuni cambiamenti a partire dagli investimenti”.

“Non siamo qui per dare una valutazione politica: tuttavia la regione deve attrezzarsi, anche per far ripartire le opere pubbliche che creerebbero pil, come la stazione forster, la tramvia, lo stadio l’areoporto”, spiega Maurizio Bigazzi, presidente Confindustria Firenze, che a poi fatto il punto sulla situazione fiorentina: “Sul turismo abbiamo stime peggiori rispetto alle altre città, perché il turismo nelle città d’arte ha avuto un calo più preponderante, quindi vale per Roma, Firenze e Venezia. Poi qui abbiamo un hub mondiale del lusso: siamo di fronte a una situazione difficilissima, la moda ha subìto un danno e una diminuzione del lavoro di minimo il 30%. Moda e turismo ne hanno risentito in modo particolare”. “È chiaro che la cassa integrazione è stata determinante in questa fase di difficoltà – ha aggiunto – ma non si può andare avanti così, bisogna cominciare a capire dove investire per rilanciare davvero i settori che possono essere rilanciati”. Ascolta >>

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    Bigazzi Redazione Novaradio

 

Scritto da: Redazione Novaradio


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