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In arrivo 500 posti letto covid a Prato. Landini (Asl Centro): “Ci vorranno settimane, e manca personale” – ASCOLTA

today04/11/2020

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PRATO – Proseguono a pieno ritmo i sopralluoghi del presidente Eugenio Giani insieme alla Protezione civile regionale e i vertici delle Aziende sanitarie per individuare i siti dove riorganizzare le degenze Covid e dare respiro agli ospedali, minacciati dalla continua crescita del numero dei contagi e dei positivi con necessità di ricovero.

Nell’elenco dei possibili siti c’è l’ex Creaf (Centro ricerche e alta formazione) a Prato, visitato proprio questa mattina dal presidente Giani: una ex fabbrica poi polo tecnologico, di proprietà della Regione, recentemente ristrutturato, al momento vuoto, in grado di ospitare, con i dovuti accorgimenti, fino a 500 posti letto, nel giro di un mese.

“Non c’è tempo da perdere. La curva epidemiologica tende a salire, stiamo cercando di potenziare le postazioni Covid  e partiamo dagli immobili di nostra proprietà, alcuni già ristrutturati come l’ex Creaf” ha detto Giani, aggiungendo: “Ritengo che questa modalità possa essere replicata anche nella Asl Sud Est e nella Nord Ovest, in modo da creare 1.000/1.500 posti letto in più rispetto a quelli attualmente disponibili nei nostri ospedali”.

Una mossa che però sembra inseguire più che governare la seconda ondata: “Organizzare grandi strutture richiede tempo e serve molto personale, che al momento fatichiamo a reperire” fa notare Gianfranco Landini, spiegando che a breve la Asl aprirà nuovi centri di cura covid in collaborazione con strutture esterne: Villa Donatello è già al completo, e nei prossimi giorni apriremo 40 posti low care Villa San Camillo e 70 posti per malati acuti a Villa Glicini.

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    In arrivo 500 posti letto covid a Prato. Landini (Asl Centro): “Ci vorranno settimane, e manca personale” – ASCOLTA Redazione Novaradio

“Con il recente concorso abbiamo reclutato recentemente 280 medici internisti – spiega Landini a Novaradio – ma continuiamo ad avere bisogno di personale: pochi giorni fa l’ospedale Osma di Ponte a Niccheri ha attivato 64 nuovi posti covid (di cui 10 di rianimazione) che è già al completo. “Non è vero che la seconda ondata è meno grave – aggiunge Landini – dei 36 pazienti covid all’ospedale Santa Maria Nuova, ben 10 hanno bisogno dela ventilazione assistita”.

Scritto da: Redazione Novaradio


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