In Toscana raddoppiano i nuovi casi, ma Giani è sicuro: “Rimarremo zona gialla” – ASCOLTA

TOSCANA – Più che raddoppiato nelle ultime 24 ore il tasso di positività al Covid in Toscana: con 667 nuovi casi su 8.377 tamponi oggi sale all’8% contro il 3,7 registrato ieri. Purtroppo ancora numerosi i decessi – 18 oggi,  11 uomini e 7 donne con un’età media di 82,7 anni. I ricoverati sono 937 (12 in più), di cui 146 in terapia intensiva (stabili).

Dati che tengono in apprensione gli esperti, che temono di scorgere i primi segni di un nuovo rialzo dei contagi, ma che invece non sembrano spaventare il governatore Giani. Il giovedì, da un punto di vista statistico, da settimane è sempre il giorno in cui i contagi arrivano a un livello maggiore: poi vi è un progressivo calo per poi arrivare al lunedì, e risalire”. “C’è un aumento – ha ammesso – ma mi sembra un aumento sempre gestibile. Sicuramente non siamo a quei livelli che erano i 2.700 che abbiamo toccato nel mese di ottobre, e non siamo nemmeno ai 4-5000. Certo il segnale non va ignorato: dobbiamo tenere tutto sotto controllo”.

Giani si dice essere sicuro che la Toscana si manterrà in zona gialla: “I dati che stanno elaborando ci danno allo 0,90” di Rt, “quindi sotto quell’1 che è l’indice che dà il passaggio da giallo ad arancione” ha detto oggi a margine di un’iniziativa a Bagno a Ripoli. “Con questa riduzione del livello degli indici veramente tutti sono a rischio; poi l’indice Rt è particolarmente flessibile” ha ammesso il governatore secondo cui in ogni caso “la Toscana, al di là di questi calcoli algebrici dell’Rt, si presenta ancora in questi giorni in una situazione molto migliore rispetto ad altre regioni italiane. Solo ieri eravamo la seconda nel rapporto tra i contagiati e il numero degli abitanti”. “Avremo probabilmente dalla settimana prossima la zona gialla come in questi due giorni – ha concluso Giani –  perché l’Rt in questi giorni ci porta a pensare che possa rimanere sotto l’1: però non è definitiva, e io non sarò mai uno che cercherà di forzare sulla zona gialla, se i dati dei contagi e quelli corrispondenti ai parametri fissati dal Ministero aumentano ritorniamo alla zona arancione. Dobbiamo essere sempre pronti a prevenire, e quindi se vediamo che risale dobbiamo rivedere delle chiusure”.