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Covid, secondo giorno sopra quota 1.200. Giani: “Zone rosse con l’accordo delle autorità locali”

today26/02/2021

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TOSCANA – I nuovi casi positivi Covid registrati in Toscana sono 1.254 su 23.028 test di cui 14.130 tamponi molecolari e 8.898 test rapidi, con un tasso di nuovi positivi del 5,45% (10,6% sulle prime diagnosi). Il dato dei nuovi casi è più basso rispetto a ieri (erano 1.374), e in calo anche il tasso di positivi (era del 6,04%). Si contano anche 22 nuovi decessi – 15 uomini e 7 donne con un’età media di 75,8 anni – per 4.635 morti complessivi.

In lieve calo i ricoveri: sono complessivamente 1.007, 5 in meno rispetto a ieri, di cui 163 in terapia intensiva che segna invece più 4 pazienti. I guariti crescono dello 0,4% e raggiungono quota 132.523 (86% dei casi totali).

Il governatore Eugenio Giani, che oggi ha firmato l’ordinanza che stabilisce divieti da “zona rossa” da domani fino a domenica 7 marzo nei territori delle province di Pistoia e Siena,sui dati ostenta sicurezza (“non sono molto alti, a ottobre abbiamo vissuto in due giornate anche 2.700 e più contagi al giorno, ma aggiunge: “Il coronavirus non si contrasta facendo finta di niente e intervenendo solo quando è irreversibile intervenire, ma possiamo prevenire questa crescita di contagi: ecco perché mi sono sentito di firmare quelle due ordinanze per Pistoia e Siena”.

A chi gli chiedeva se i tecnici avessero indicato altri territori da portare in zona rossa, il presidente della Regione ha risposto così: “Smettiamola con questo ‘vate’ dei tecnici: le scelte che si richiedono sono scelte di buon senso che si prendono alla luce dei dati. Quello che è decisivo poi è che la politica in questi momenti abbia la sua centralità, e ieri c’è stata la centralità di una scelta condivisa tra me e i sindaci per queste due province. I dati – conclude – giorno dopo giorno ci suggeriranno se ci sono altre realtà su cui assumere queste posizioni”.

Riguardo l’ipotesi di un decreto “zona rossa” anche per il territorio dell’empolese, Giani ha spiegato di aver “trovato un minore consenso a procedere con questo intervento preventivo”.”Ottenere provvedimenti duri, di maggiore sacrificio per la popolazione – ha spiegato – richiede la consapevolezza anche dell’autorità locale che i cittadini sentono molto vicina.

La strategia delle zone rosse (o arancione rinforzato) a livello provinciale “è un’impostazione che ci viene condivisa e suggerita dal Ministero e l’abbiamo applicata in Toscana”, ha proseguito il presidente della Regione, citando anche le applicazioni in Umbria, Lombardia, Emilia Romagna: “E’ un metodo – ha aggiunto – che indubbiamente per la sua efficacia chirurgica naturalmente è prescritto in qualche modo dal Ministero, e si sta diffondendo un po’ in tutte le regioni italiane”

Scritto da: Redazione Novaradio


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