Cultura

“Abete” di Penone, metafora del Paradiso dantesco, da oggi in piazza della Signoria

today25/03/2021

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FIRENZE – Un albero gigantesco, alto più di 22 metri, si innalza in piazza della Signoria, protendendo i suoi rami metallici verso il cielo. Si intitola semplicemente “Abete”, la più grande installazione mai collocata nello spazio pubblico del centro fiorentino, realizzata dall’artista Giuseppe Penone, inaugurata oggi per il “Dantedì” del settecentenario dalla morte del Sommo Poeta.

La scultura, secondo i curatori dell’esposizione, si può vedere come metafora del Paradiso: cioè “l’albero che vive de la cima / e frutta sempre e mai non perde foglia , come afferma Cacciaguida degli Elisei per descrivere all’incredulo Dante il luogo in cui si trova nel Canto XVIII del Paradiso (vv. 29-30).

Il tronco e i rami sono stati realizzati in fusione di acciaio inossidabile, avvolta da un reticolo che conferisce all’installazione un senso ascendente: i 18 elementi che lo formano sono stati modellati in bronzo, con un procedimento di fusione da calchi di bambù. “Abete” rivela l’interesse di Giuseppe Penone – e collettivo – per gli aspetti ambientali dell’arte, soprattutto nello spazio urbano: qui, secondo l’artista, si sviluppa la continuità tra cultura e natura, tra il tempo della storia e quello della vita, tra passato e presente, perfino in un luogo così fortemente connotato come piazza Signoria a Firenze.

“Abete in Piazza della Signoria indica lo sviluppo del pensiero che è simile alla spirale di crescita del vegetale”, ha spiegato Giuseppe Penone presentando l’opera stamattina. Ascolta >>

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    “Abete” di Penone, metafora del Paradiso dantesco, da oggi in piazza della Signoria Redazione Novaradio

 

L’installazione, curata dagli Uffizi in co-promozione con il Comune e la collaborazione dell’associazione Arte continua, costituisce un’anticipazione di Alberi In-Versi, mostra dedicata a Penone che le Gallerie ospiteranno dal 1 giugno al 12 settembre prossimi, sempre nell’ambito delle celebrazioni dantesche previste per il 2021. Anche in questo caso l’allusione è al tema dantesco dell’ “albero che vive della cima”: al territorio di confine tra il mondo corporeo e quello concettuale, tra la materia e l’idea, farà riferimento dunque una serie di disegni dell’artista accolti per l’occasione negli spazi delle Gallerie. Ascolta le parole di Eike Schmidt direttore delle gallerie degli Uffizi. >>

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Scritto da: Redazione Novaradio


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