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DMZ, il fumetto del toscano Burchielli diventa serie tv: “Impressionanti analogie con il conflitto ucraino” – ASCOLTA

today24/03/2022

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PECCIOLI – C’è una radice nella provincia toscana nell’ultima mega-produzione per il mercato delle serie tv: “DMZ”, prodotta dal colosso usa Hbo Max che avrà come protagonista l’icona hollywoodiana Rosario Dawson, è infatti tratta dall’omonimo fumetto pubblicato da Dc Comic, creato e disegnato dal pecciolese Riccardo Burchielli (assieme a Brian Wood), tra le più importati figure dell’arte grafica nostrana. “E’ stata una grande emozione – dice lo stesso Burchielli ai microfoni di  Novaradio –  ed è stato bello essere stato coinvolto nella scrittura della serie tv, anche se poi la storia è stata in parte cambiata”

DMZ, acronimo per “demilitarized zone”, racconta di un mondo futuribile in cui gli Stati Uniti vivono una feroce seconda guerra civile: tra i due schieramenti c’è l’isola di Manhattan, dichiarata zona demilitarizzata. Una terra di nessuno in cui si reca l’ aspirante giornalista Matty Roth (il vero protagonista del fumetto), che poi vi rimane intrappolato, e inizia a sperimentare sulla propria pelle la vita quotidiana di chi è rimasto tra i due fronti: una guerra che ciascuna delle due parti racconta a proprio uso e consumo, e provare invece a raccontare la realtà da suo punto di vista.

Una storia di innocenza e conflitto, verità e disinformazione che non può che richiamare a quanto sta avvenendo oggi in Ucraina: “Fa effetto perché sta succedendo proprio quello che abbiamo raccontato nel fumetto. “Soprattutto dal punto di vista visivo, è toccante, perché rivedo delle scene che si sono portate nel fumetto: le colonne di gente che abbandona le città devastate dai bombardamenti, la gente che cerca di riorganizzarsi nonostante tutto, in mezzo al dolore” racconta ancora Burchielli: “La devastazione, le file dei profughi, l’organizzazione di una resistenza tra le macerie”. “Ma anche nei temi che : “Le informazioni pilotate, gli accordi, la tecnologia che entra in ogni fase del conflitto”, compresa quella dell’informazione: “Con un cellulare ormai ognuno può diventare reporter e broadcaster”

>>> Clicca per ascoltare l’intervista integrale a Riccardo Burchielli

Scritto da: Redazione Novaradio


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