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Detenute con figli, un progetto per l’accoglienza fuori dal carcere – ASCOLTA

today09/06/2022

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TOSCANA -Mai più bambini in carcere: un prospettiva auspicata dalla ministra della Giustizia, Marta Cartabia pochi giorni fa a Firenze, e in cui si muove proprio un progetto sperimentale promosso dalla Regione Toscana, con il Comune di Firenze, per permettere ad alcuni figli di madri detenute di vivere la loro infanzia in case-famiglia o in case alloggio e non più in un carcere.

Il “Progetto sperimentale di sostegno alla genitorialità detenuta” si inserisce in un quadro normativo nazionale in evoluzione, ma orientato decisamente verso l’iniziativa della Toscana: è stata infatti recentemente approvata dalla Camera dei deputati a larghissima maggioranza una proposta di legge in virtù della quale le mamme detenute che hanno con sé un bambino fino a 6 anni devono essere collocate in case famiglia protette.

Il progetto, con una forte caratteristica di prevenzione, si articolerà nel prossimo biennio e potrà riguardare tre nuclei familiari di madri con figli piccoli detenuti (uno nel 2022 e due nel 2023). Attualmente in Toscana non vi sono casi di questo tipo, ma in Italia oggi ci sono 21 bambini o bambine che hanno meno di sei anni e vivono con le proprie madri detenute. A febbraio 2020 erano addirittura 59, una riduzione determinata in gran parte dall’emergenza Covid che ha imposto un maggior ricorso alle misure alternative.

“Bambini e bambine in carcere non ci devono stare. Questo progetto è un passo avanti importante per il rispetto dei loro diritti; e al tempo stesso per favorire il ripristino della rete di rapporti familiari in funzione dell’equilibrato sviluppo del minore, i percorsi di autonomia delle madri, il loro reinserimento sociale” ha dichiarato l’assessora regionale alle politiche sociali Serena Spinelli.

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    Detenute con figli, un progetto per l’accoglienza fuori dal carcere – ASCOLTA Redazione Novaradio

 

Il progetto coinvolge il Comune di Firenze, che sarà capofila delle azioni: il Comune ospita la sezione femminile del complesso penitenziario di Sollicciano, e questo favorirà la possibilità di sperimentare questi percorsi. Ma accanto a questa collaborazione istituzionale numerosi saranno i soggetti che prenderanno parte al progetto: i servizi sociosanitari territoriali, le Autorità giudiziarie, l’U.E.P.E (Ufficio di Esecuzione Penale Esterna), il coordinamento regionale di enti del Terzo Settore gestori di strutture di accoglienza per minori e genitori con figli denominato “Pollicino”, i Garanti dei diritti dei detenuti.

“I bambini-  ha detto l’assessore al Welfare del Comune di Firenze Sara Funaro – hanno il diritto di crescere in un ambiente idoneo alla loro età e non di reclusione. Noi vogliamo tutelarli e garantire loro un futuro sereno ed equilibrato. La sperimentazione durerà qualche anno e durante questo periodo cercheremo di capire le varie esigenze per poi vedere come procedere”.

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    Detenute con figli, un progetto per l’accoglienza fuori dal carcere – ASCOLTA Redazione Novaradio

 

In particolare, il progetto prevede da subito la costituzione gruppo di lavoro integrato coordinato a livello territoriale dal Comune di Firenze; poi l’individuazione di strutture aderenti alla sperimentazione dell’area vasta Toscana Centro, la mappatura delle strutture di tutto il territorio regionale con richiesta di disponibilità all’accoglienza attraverso manifestazione di interesse emessa da Comune di Firenze; l’avvio dell’attività formativa multidisciplinare per professionisti coinvolti nell’accoglienza ed il sostegno alle diadi madre/padre-bambino realizzata da Comune di Firenze in collaborazione con Centro regionale di documentazione Infanzia e adolescenza. Obiettivo da sviluppare nel corso del progetto sperimentale: l’elaborazione di una proposta di linee guida regionali per l’accoglienza di genitori detenuti con figli. Soddisfatto il garante dei detenuti di Firenze, Eros Cruccolini

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Scritto da: Redazione Novaradio


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