FIRENZE – La Regione Toscana istituisce la figura dello psicologo di base, allargando l’offerta di servizi sanitari nell’ottica di una presa in carico globale della persona e della sua salute, compresi gli aspetti psicologici. E’ quanto prevede la proposta di legge approvata oggi dal Consiglio regionale della Toscana. La legge definisce l’istituzione del servizio di psicologia di base all’interno di ciascuna azienda unità sanitaria locale al fine di sostenere ed integrare l’azione dei medici di medicina generale e dei pediatri di libera scelta nell’intercettare e rispondere ai bisogni assistenziali di base dei cittadini toscani. L’atto prevede inoltre che entro 180 giorni dalla data di entrata in vigore della legge la Giunta regionale definisca con propria deliberazione: le specifiche competenze e titoli dello psicologo di base; il fabbisogno ottimale di erogazione delle prestazioni da parte degli psicologi di base per ciascuna zona distretto; le eventuali modalità di compartecipazione alla spesa sanitaria da parte dei pazienti. Per l’attuazione della legge, la Regione prevede nuovi oneri pari a 350mila euro per ciascuno degli anni 2023 e 2024.
” Un servizio che testimonia che la salute fisica e psicologica sono una priorità per la nostra Regione,” dichiara Maria Antonietta Gulino, presidente Ordine Psicologi che ha lavorato fin dal 2020 per l’approvazione della proposta di legge. “Spero che prima di metà del prossimo anno potremmo avere lo psicologo accessibile nelle case di comunità, funzionerà insieme alle altre professioni sanitarie.”
Anche in Toscana si è assistito a un vero e proprio boom di richieste d’aiuto psicologiche (molte delle quali provenienti dalle fasce più giovani), che sono aumentate del 69% rispetto al periodo pre-Covid, come confermato da un recente sondaggio condotto dall’Ordine degli Psicologi. Sono cresciute di 81% le richieste da parte di adolescenti, 67 % di bambini e bambine, 37 % da parte di persone anziane. Anche il bonus psicologo è stato un indicatore, in Regione sono state presentate 23mila richieste. “Una misura territoriale di prossimità per la cittadinanza nei servizi pubblici ma anche al pronto soccorso che spesso vede ingressi e accessi per ansia e depressione, “conclude Gulino.