FIRENZE – Ha sollevato un polverone politico l’interesse del gruppo Pessina (che edita il quotidiano L’Unità) rivelato ieri dal Corriere Fiorentino, con un’intervista in cui l’ad Guido Stefanelli ha detto che l’azienda guarda con attenzione al progetto di riqualificazione urbanistica dell’ex caserma Gonzaga, ma che si augura che “la moschea non si faccia lì”.
Un’uscita che al di fuori del Pd, sia da destra che da sinistra, mette in luce un’indebita ingerenza e fa leggere sotto una luce diversa anche la stroncatura da parte di Renzi dell’ipotesi della moschea nell’ex caserma. “Ecco allora perché il diktat di Renzi — attacca Tommaso Grassi, consigliere comunale di Sinistra italiana — Le indiscrezioni uscite sulla stampa sono gravissime, Nardella riferisca in Consiglio Comunale” su quella che per SI è “l’ennesima presa di giro nei confronti della comunità islamica e della cittadinanza tutta».
Il sindaco si difende respingendo ogni accusa in un’intervista al direttore dell’agenzia di stampa Agi Riccardo Luna. “Non ho mai incontrato nessuno del gruppo Pessina — risponde Nardella — men che mai per parlare della ex Gonzaga. Non accetterò mai pressioni su qualunque trasformazione urbanistica”.
Dal Pd di Scandicci arriva l’apertura: “Sì all’uso della moschea per il ramadan” ma ormai è la stessa comunità islamica a non crederci più: “Se la Gonzaga non può essere la destinazione definitiva della moschea – ha detto ieri l’imam Izzedin Elzir – allora non siamo interessati neppure a organizzare là le preghiere del Ramadan”. Anche perché solo la messa in sicurezza dei luoghi si stima avrebbe un costo di 30/40 mila euro a carico della comunità islamica.
“Il Pd muore dalla voglia di islamizzare l’Italia – dice Giovanni Donzelli, di Fratelli d’Italia – e l’unico fattore in grado di rallentare quest’idea sono evidentemente gli interessi economici degli “amichetti”. “Qualcuno, a partire da Renzi – insiste – ha il dovere di spiegare quali siano le reali intenzioni del Pd. I cittadini si sentono presi in giro da una messinscena degna di un film di spionaggio”.
Accuse che il gruppo Pessina non ha preso affatto bene. In una nota il gruppo “respinge con forza le accuse infondate e calunniose in merito alla nostra manifestazione d’interesse per il progetto di Social housing all’ex Gonzaga di Firenze” e annuncia querela per chiunque diffonda le affermazioni inesatte contenute nella recente puntata della trasmissione di Rai3 Report.
