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Bike sharing, Firenze ci riprova con il “flusso libero”

today30/05/2017

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FIRENZE – Da 1.000 a 8.000 biciclette a disposizione di cittadini e turisti per scoprire il centro o semplicemente sposare una diversa idea di mobilità. Dopo anni di annunci, tentativi falliti e bandi andati deserti, il comune di Firenze prova di nuovo a giocare la carta del bike sharing.
Scordatevi però quel che succede nelle altre città europee dove il bike sharing è una consolidata realtà, ossia le rastrelliere pubbliche dove prelevare e depositare i mezzi a due ruote presi a noleggio. A Firenze il servizio sarà “a flusso libero”, come prevede la proposta formulata dall’assessore alla Smart City Giovanni Bettarini e licenziata oggi dalla giunta.
“È il sistema più evoluto presente nelle grandi capitali del mondo, un esempio su tutti Shanghai” spiega l’assessore, che snocciola i vantaggi rispetto al bike sharing tradizionale: maggiore flessibilità, economicità ed efficienza, e minori costi di gestione e manutenzione rispetto a quello tradizionale a stazioni fisse. Il tutto senza bisogno di pubblicità e con il vantaggio di portare l’utente nel posto esatto in cui deve andare.
Ma come funziona il sistema “free flow”? In concreto, in un modo molto simile a quanto avviene per il car sharing:  le biciclette potranno essere lasciate ovunque – a rintracciarle ci penseranno sistemi di posizionamento Gps e smartphone. Il servizio consente di utilizzare il veicolo senza vincoli di prenotazione o luogo di sosta, e inoltre permetterà dimettere a disposizione più mezzi: con il “vecchio” progetto da 65 stazioni fisse al massimo sarebbero stato possibile mettere a disposizione 975 mezzi.
Ricerca e localizzazione, prenotazione, segnalazione guasti e cattivo utilizzo da parte di altri utenti: tutto sarà accessibile tramite un’apposita applicazione per smartphone. Il servizio dovrà essere assicurato per tutti i giorni dell’anno 24 ore su 24.

Scritto da: Redazione Novaradio


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