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Rifugiati, i dati di Arci. “Il Ministero investa su accoglienza diffusa”

today20/06/2017

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FIRENZE – Sono 6.095, tra richiedenti asilo e titolari di protezione internazionale e umanitaria, le persone accolte in 13 regioni; di queste, 3635 in progetti Cas, 2360 Sprar e 100 nel sistema Hub minori. Questi i numeri relativi all’accoglienza della rete Arci diffusi oggi, in occasione della Giornata mondiale del rifugiato.

I progetti di accoglienza attivi sono 111. Dei beneficiari 5152 sono uomini, 441 donne e 502 minori. Le persone assunte a vario titolo nella gestione dei progetti sono 1120 e circa 310 i volontari che supportano a vario titolo le attività. “Il Ministero dell’Interno investe ancora troppo poco in un modello d’accoglienza diffusa e integrata, dando centralità al ruolo dell’ente locale – osserva l’Arci in una nota – Resiste infatti ancora un sistema emergenziale, che determina una grande sproporzione tra sistema Cas e sistema Sprar, che offre invece maggiori garanzie di integrazione dato il più basso rapporto tra accolti e numero di residenti. “Il nostro impegno – conclude ‘associazione – è dunque quello di premere perché si chiuda la stagione dell’emergenza convertendo i Cas in Sprar”.

L’Arci ha anche reso noti i dati del rapporto sui 10 anni del numero verde per richiedenti asilo e rifugiati: nel 2016 è stato registrato l’arrivo di 3136 nuove chiamate di nazionalità preponderante cinese, seguita da Nigeria, Gambia e Costa d’Avorio.
In totale hanno chiamato utenti di 52 paesi diversi. Si è registrato un incremento del 36% dell’utenza femminile, incremento legato all’aumento di chiamate da parte di cinesi, in prevalenza donne. Nel corso del 2016, lo staff del numero verde, avvalendosi delle competenze di avvocati e interpreti, si è occupato di 155 ricorsi avversi al parere negativo della commissione territoriale sulla richiesta d’asilo davanti al Tribunale Civile di Roma. Di questi, 35 sono giunti a conclusione mentre 120 sono ancora aperti. Nella maggior parte dei casi il ricorso al Tribunale ordinario ha portato a un ribaltamento del risultato, avallando la richiesta di protezione nell’80% dei casi. L’11% di casi rigettati dipende per lo più dall’irreperibilità dei ricorrenti che, dati i tempi di attesa, preferiscono presentare domanda in altri paesi europei.

Tra le attività a sostegno dei migranti prosegue in tutta Italia la raccolta firme per la campagna “Ero Straniero – L’umanità che fa bene” sostenuta tra gli altri dall’Arci per promuovere una legge di iniziativa popolare per superare la legge Bossi – Fini e cambiare le politiche sull’immigrazione.

Scritto da: Redazione Novaradio


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