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Amministrative, l’appello dei governatori al Pd dilaniato dai conflitti

today04/04/2018

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TOSCANA – Un appello all’ascolto e a “ricostruire una sinistra plurale e una coalizione di centrosinistra radicate nella società, capaci di iniziativa sociale, determinate a chiudere la pagina delle divisioni” già dalle prossime amministrative.

A lanciarlo, in un documento congiunto, gli ultimi tre presidenti della Toscana, Vannino Chiti, Claudio Martini, ex senatori Pd, ed Enrico Rossi, governatore in carica, esponente di Leu.

I tre nel documento comune propongono anche “di tenere prossimamente a Firenze una Convenzione nazionale aperta” a chi non si rassegna “all’idea che il futuro dell’Italia sia nelle mani dei populisti e della destra conservatrice e reazionaria. Alcune priorità sono condivise: lotta a povertà e disuguaglianze, diritto a un’occupazione degna e stabile, costruzione di forme più articolate e sostenibili di protezione sociale, convivenza pacifica e ordinata con immigrazione e richiedenti asilo, una democrazia federale europea”.

Il Pd intanto continua a dibattersi nei conflitti interni in vista delle prossime amministrative. A Siena il sindaco uscente Bruno Valentini vuole ricandidarsi ma è osteggiato dalla corrente del PD senese che si rifà ad Alberto Monaci, ex presidente del consiglio regionale di provenienza democristiana, che dopo non essere riuscita ad ottenere i voti necessari per far svolgere le primarie interne, minaccia ora di presentare una propria lista civica, rischiando così l’espulsione dal partito.

A Pisa nessun accordo sul candidato tra i sostenitori della giunta uscente Filippeschi e
chi – come l’ex vicesegretario renziano Pd Antonio Mazzeo – caldeggia invece una netta discontinuità e un’apertura a LeU (dell’ex sindaco Paolo Fontanelli), e neppure sull’opportunità o meno di far svolgere le primarie. Oggi è in programma la riunione dell’assemblea cittadina alla presenza di Matteo Biffoni, uno dei 5 reggenti del Pd toscano, con il difficile compito di trovare una sintesi che scongiuri una deflagrazione interna.

A Massa, infine, dopo un lungo tira e molla si è deciso di fare le primarie di coalizione con socialisti e Arancioni per Massa, cui però potrebbe non partecipare il sindaco uscente, Alessandro Volpi, che accarezza l’idea di presentarsi al di fuori del Pd alla guida di una lista civica sostenuta da Mdp e Sinistra italiana.

Scritto da: Redazione Novaradio


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