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“Coronavirus, il sospetto e l’intolleranza sono il morbo peggiore” – ASCOLTA

today03/02/2020

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Un cartello dai contenuti razzisti a Prato

TOSCANA – Mentre l’Italia innalza le misure di prevenzione contro il diffondersi del coronavirus – che rimane comunque ristretto a soli due casi importati – le vere emergenze al momento, anche in Toscana, sembrano essere piuttosto la disinformazione e l’allarmismo, e le false notizie che nascono da ignoranza o create ad arte per diffondere diffidenza e intolleranza verso le persone di origine orientale.

Dopo che ieri il virus è stato isolato dai ricercatori dell’Istituto Spallanzani, è stato deciso il rafforzamento degli organici del personale medico in porti e negli aeroporti e studia misure di controllo anche sui voli in transito. Annullata la visita prevista per oggi a Firenze del ministro della salute Roberto Speranza, impegnato in un speciale vertice con i suoi omologhi del G7.

In Toscana, nessun caso di contagio è emerso tra coloro che sono stati in contatto con la coppia di turisti cinesi che al momento rimangono gli unici casi accertati in Italia. La Regione intanto ha istituito una task force per monitorare il fenomeno e pubblicato tutte le informazioni utili alla prevenzione in una speciale sezione del sito web.

Tutti gli sforzi sono volti ad impedire che si diffonda psicosi da contagio – di cui non c’è alcun riscontro in Italia –  da parte di orientali: non solo turisti, ma soprattutto cinesi residenti – in particolare gli oltre 20 mila stabilmente insediati nella zona pratese. A partire dalla scuola, dove sono tanti i bambini di origine asiatica sui banchi e molte sono state le preoccupazioni – spesso infondate – delle famiglie.

Per domani è fissato un incontro tra Asl e istituzioni scolastiche per informare sulle corrette misure di prevenzione, ma i primi messaggi fin qui diffusi ad arginare ogni allarmismo sembrano aver avuto effetto, se è vero che oggi – come comunica la Provincia di Prato – gli ingressi nelle scuole elementari e le superiori son stati sono stati regolari.

Altro nemico, il diffondersi di episodi di intolleranza manifesta nei confronti di orientali: e se a Firenze il sindaco Dario Nardella lancia l’hashtag #AbbracciaUnCinese per contrastare sciacallaggio e terrorismo psicologico, a Prato il Tempio buddista ha deciso di istituire un osservatorio contro la sinofobia: “Si tratta di un virus più insidioso del coronavirus” ha spiegato stamani a Novaradio il direttore del tempio David Finisio: “Stiamo raccogliendo le varie segnalazioni, che passeremmo alle autorità competenti”

>>> Clicca per ascoltare l’intervista

Scritto da: Redazione Novaradio


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