Musica

Disco della settimana | The Dream Syndacate – How Did I Find Myself Here?

today22/09/2017

Sfondo
share close

 

The Dream Syndacate
‘How Did I Find Myself Here?’

Etichetta: ANTI-
Distribuzione: Self
Promozione: Spin-go!
Uscita: 8 settembre 2017

Dopo quasi 30 anni, l’8 settembre scorso, i leggendari The Dream Syndicate hanno pubblicato il quinto album in studio, dal titolo “How Did I Find Myself Here?”. Per la band californiana capitanata da Steve Wynn si tratta del primo lavoro dai tempi di “Ghost Stories “, datato 1988, e ne segna il debutto su etichetta ANTI- Records.

The Dream Syndicate sono stati fondati dagli attuali membri Steve Wynn (chitarra, voce) e Dennis Duck (batteria), insieme a Karl Precoda (chitarra) e Kendra Smith (basso), a Los Angeles nel 1981. Con il loro celebratissimo debutto del 1982, The Days of Wine e Roses, la band è presto emersa nella scena college-rock degli anni ‘80. Dopo aver pubblicato altri tre album (The Show of Medicine del 1984, Out of the Gray del 1986 e The Ghost Stories nel 1988), The Dream Syndicate si sono temporaneamente sciolti e poi riuniti nel 2012 per un festival musicale in Spagna. Da allora la band, con l’aggiunta del chitarrista Jason Victor, ha suonato oltre 50 concerti girando per gli Stati Uniti e l’Europa. Nel 2016, sono tornati in studio e hanno iniziato a lavorare al loro primo album in quasi 30 anni.

“[La magia] era lì naturale e facile come la prima prova fatta tre anni prima a Madrid, nonostante il fatto che Mark Walton, Dennis Duck ed io non suonassimo insieme da diversi decenni” racconta Winn riguardo alla lavorazione di How Did I Find Myself Here? “Suona esattamente come tutto quello che amo dei The Dream Syndicate ma anche diversamente da qualsiasi altro disco che abbiamo fatto”.

Nel corso degli anni, The Dream Syndicate si sono rivelati una forza molto influente nel mondo del rock alternativo, con artisti come Kurt Cobain che elencano la band fra le proprie ispirazioni. Come sottolinea Wynn, la band stessa è stata fortemente influenzata da artisti underground come The Fall, The Gun Club, Neu! e Big Star.

 

Scritto da: Redazione Novaradio


Articolo precedente

Cultura

Urs Fischer, Nardella e Bonami rispondono alle polemiche – ASCOLTA

FIRENZE - Dopo le polemiche divampate oggi sui media intorno alla nuova opera di arte contemporanea che da domani fino al 21 gennaio campeggerà in Piazza della Signoria, ovvero Big Clay, il colosso in metallo alto 12 m firmato dall'artista svizzero Urs Fischer, parla ai nostri microfoni il sindaco Dario Nardella. "Tra tutte le critiche, l'ultima che mi sarei aspettato è quella sull'altezza" dice Nardella, che risponderà alle domande sull'opera […]

today21/09/2017


0%