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Fusioni di Comuni, il sì vince solo per Tavarnelle-Barberino – ASCOLTA

today13/11/2018

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TOSCANA – Delle 5 proposte di fusione tra Comuni che nei giorni scorsi hanno chiamato al voto referendario in 10 comuni toscani, soltanto una ha avuto il consenso della maggioranza dei cittadini: si tratta della fusione tra Tavarnelle val di Pesa e Barberino Valdelsa: nel comune della Valdelsa si è espresso per  il 67,74% dei votanti, e ben l’82% a Tavarnelle.

“Una vittoria costruita con il lavoro fatto anni passati – rivendica il sindaco di Barberino Giacomo Trentanovi stamani a Novaradio – con la gestione associata di molti servizi, ed in primis quello scolastico, che ha cementato la solidarietà e la vicinanza tra le popolazioni di due comuni”. Dal 1° gennaio, così, si insedierà un commissario e si andrà al voto per il nuovo comune unificato a primavera prossima.

>>> Clicca per ascoltare l’intervista a Giacomo Trentanovi, sindaco di Barberino Valdelsa

 

Nelle altre votazioni referendarie, invece, in uno o entrambi dei comuni candidati alla fusione, i cittadini hanno risposto in prevalenza no: nel senese, la maggioranza del votanti a Rapolano ha detto “no” alla fusione con Asciano (dove invece il sì ha prevalso), e sia a Montepulciano che Torrita di Siena la maggioranza dei voti è andata al no alla fusione tra i due comuni.

Ad Ortignano Raggiolo, in Casentino, il no alla fusione con Bibbiena ha ottenuto il 59%, sconfessando la soluzione sostenuta dal sindaco Fiorenzo Pistolesi, che ha annunciato le sue dimissioni,  con conseguenti elezioni anticipate: “Credo che non ci siano più le condizioni per andare avanti – ha spiegato – non credevo che il risultato sarebbe stato così netto”.

In Mugello, i cittadini di San Godenzo hanno risposto con una grande partecipazione (70%) al referendum sulla fusione con Dicomano: i “no” hanno largamente prevalso per 426 voti su 698. E così, circa meno di 80 voti sono stati decisivi per rigettare la fusione, vanificando di fatto il 66% di “sì” (1.000 voti) dicomanesi. “C’è molta delusione e amarezza, non siamo stati bravi a spiegare le opportunità della fusione per un comune come il nostro che nei prossimi anni avrà grandi problemi nella gestione delle spese – ammette il sindaco di San Godenzo, Alessandro Manni, che parlando stamani ai microfoni di Novaradio al momento nega di stare pensando alle dimissioni.

>>> Clicca per ascoltare l’intervista a Alessandro Manni, sindaco di San Godenzo

 

Scritto da: Redazione Novaradio


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