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Inchiesta Keu, la “leggina” voluta da Assoconciatori fu varata senza dibattito

today23/04/2021

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FIRENZE – Si sono avvalsi della facoltà di non rispondere, durante l’interrogatorio di garanzia davanti al gip, gli arrestati nell’ambito dell’inchiesta della Dda di Firenze relativa a presunti reati ambientali nello smaltimento dei rifiuti delle concerie. Tra questi, il direttore dell’Associazione conciatori di Santa Croce sull’Arno Aldo Gliozzi, Piero Maccanti che lo ha preceduto nell’incarico e l’ex presidente Alessandro Francioni, tutti finiti ai domiciliari. Slittato al 29 aprile l’interrogatorio di Francesco Lerose, finito in carcere, titolare di un impianto di produzione di materiali riciclati di Pontedera (Pisa).

Nell’inchiesta è indagato anche il consigliere regionale Pd Andrea Pieroni, accusato di aver presentato nel maggio-giugno del 2020, in accordo coi vertici dei conciatori, un emendamento alla legge regionale 20 del 2006 in realtà redatto e ideato dal consulente del consorzio Aquarno, avvocato Alberto Benedetti (anche lui fra gli indagati), per sottrarre il consorzio dall’obbligo di sottoporsi alla procedura di autorizzazione di integrazione ambientale”.

Il video della seduta del Consiglio, presieduta dall’allora presidente del’assemblea Eugenoio Gianiè stato acquisito agli atti dai magistrati della Dda. In una conversazione intercettata nel corso delle indagini, Pieroni commenta con Gliozzi l’avvenuta approvazione e spiega di aver anticipato a Giani che non avrebbe presentato l’emendamento in aula prima della votazione. “Gli ho detto a Eugenio – afferma Pieroni – ‘vai liscio’ e di buttarlo lì”. Nel proseguo del dialogo, Gliozzi e Pieroni concordano sul fatto che evitare la presentazione abbia permesso di evitare intromissioni di altri consiglieri, velocizzando l’approvazione

Intanto si estende la campagna di Arpat per il controllo e il monitoraggio delle acque all’interno di pozzi a uso domestico in tutte le aree potenzialmente interessate dalla contaminazione da materiali dannosi. Oltre alle aree limitrofe alla SR 429, per le quali è stato attivato il numero verde 800 800 400 al quale rivolgersi per richiedere le analisi, ieri l’assessora all’ambiente Monia Monni ha incontrato i sindaci toscani per illustrare l’attività che prenderà il via nei prossimi giorni.

I controli si faranno dunque non soltanto nelle aree limitrofe alla SR 429. Queste le aree che saranno oggetto di monitoraggio nei prossimi giorni: società agricola ‘I Lecci’, Peccioli; terreno della ditta ‘Cantieri S.r.l.’, Crespina Lorenzana; terreno gestito dalla ditta ‘Ecogest S.r.l.’, Massarosa; area di cantiere ‘ex Vacis-Galazzo’, Pisa; area di cantiere di manutenzione straordinaria SP 26 Delle Colline-Castelfalfi, Montaione; area agricola adiacente all’impianto di Bucine; ‘Green Park’, Pontedera; area interna all’aeroporto militare di Pisa; lotto 5 della S.R. n. 429 nel tratto di collegamento fra Ponte di Candido e via Samminiatese, in località Belvedere.

Un annuncio tranquillizzante arriva invece dal sindaco di Castelfiorentino, Alessio Falorni che su Fb scrive: “Ho appena avuto notizia dall’admministratore delegato di Acque, Fabio Trolese, del fatto che le indagini fatte sui pozzi pubblici, che afferiscono al nostro acquedotto, limitrofe al tracciato della 429 bis, hanno dato tutte esito negativo circa la presenza di eventuali inquinanti”.

Scritto da: Redazione Novaradio


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