Inchiesta su Renzi senior e congresso al centro del dibattito Pd
FIRENZE – Alla vigilia di un week end di fuoco per il PD – domani a Roma l’assemblea di democraticisocialisti di Enrico Rossi in cui verrà lanciato il manifesto per la corsa alle segreteria, e domenica la riunione dell’assemblea nazionale in cui Renzi intende dare il via all’iter congressuale – ad agitare ulteriormente le acque arriva anche l‘indagine della magistratura sul padre di Matteo Renzi, Tiziano per traffico di influenze, nel quadro dell’ inchiesta sugli appalti Consip della procura di Roma che ha coinvolto per favoreggiamento e rivelazione di segreto istruttorio il ministro Luca Lotti e il comandante dell’arma dei carabinieri Tullio Del Sette.
In attesa dell’interrogatorio fissato a Roma, i renziani toscani fanno quadrato intorno all’ex premier. Secondo il sindaco di Firenze Dario Nardella l’inchiesta non ha “alcun impatto”. “Tiziano Renzi ha fatto bene a rispondere che ha massima fiducia nella magistratura, come ha fatto anche Matteo Renzi – ha detto Nardella – del resto Nardella Tiziano Renzi già in altre occasioni è stato indagato e archiviato. Bisogna avere massimo rispetto delle leggi e della magistratura, evitare di confondere giustizia e politica”. Poi il primo cittadino è tornato a lanciare un appello alla minoranza ad evitare una scissione che, in dopo le parole di Bersani (“fermati, prima viene il paese, poi il partito e le ambizioni personali”) sembra sempre più probabile. “Il sospetto che ci sia un aut aut personalistico piu’ che su contenuti è forte – dice il primo cittadino di Firenze – ma sarebbe inspiegabile dire ‘o va via Renzi o noi’. “Facciamo il congresso e mettiamo in discussione davvero la leadership, e non ci confrontiamo tra renziani e antirenziani” l’appello, cui segue la stoccata: “La sinistra è malata di scissioni: ricordo un congresso in cui D’Alema e Bersani facevano l’ appello all’ unità contro Salvi e Mussi che si scindevano
A chiedere tempi più lunghi per il congresso non solo gli avversari dichiarati di tRenzi alla segreteria del partito – in primis Enrico Rossi, che domani sarà al teatro Vittoria di Roma con Michele Emiliano e Roberto Speranza per lanciare il suo “manifesto” per il Pd. Oggi anche il ministro Franceschini invita Renzi a rinunciare ad un congresso-lampo. “E’ un po’ di tempo che ho detto abbiamo un governo, è bene che lavori. Questa posizione la ripeto da tempo. È interesse del Paese che questo avvenga”.