PRATO – Non si svolgerà oggi, come inizialmente previsto, il Comitato per l’ordine e la sicurezza convocato a Prato per prendere – tra le altre cose – una decisione sull’autorizzazione allo svolgimento della manifestazione pubblica indetta in città “contro l’immigrazione” da Forza Nuova. La riunione non c’è stata ed è stata rinviata a data da destinarsi.
Intanto la Prato antifascista si mobilita contro l’iniziativa, ed è pronta a scendere in piazza: in poche ora ha superato le 12 mila firme – e veleggia verso le 15 mila – la petizione on line “Fermiamo la manifestazione fascista a Prato” lanciata su change.org da un comitato formato da oltre 60 sigle, tra cui in testa Anpi, Arci, Cgil e Libera, che ha già annunciato una contro-manifestazione, sempre sabato prossimo, dalle 15 in piazza delle Carceri, dal titolo “No all’intolleranza”, per rigettare la campagna di odio e rilanciare invece un messaggio di integrazione, dialogo e apertura.
“A Prato c’è un emergenza democratica” attacca l’Anpi Prato. Della stessa opinione Enrico Cavaciocchi, presidente Arci Prato: “Sabato i fascisti di Forza Nuova che vogliono festeggiare in piazza il centenario dalla fondazione del fascismo – racconta – ieri alcuni militanti di Casapound hanno affisso uno loro striscione, prontamente rimosso, in piazza delle Carceri”. “Le destre alzano la testa e cercano di penetrare nel tessuto sociale alimentando razzismo e tensioni sociali soprattutto verso la comunità cinese – aggiunge – ma la nostra città, medaglia d’argento della resistenza, è antifascista, aperta accogliente, e lo ribadiremo sabato in piazza”.
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Perfino la Caritas pratese decide di manifestare pubblicamente e con forza la sua opposizione alla manifestazione: “Perché avete scelto Prato per ricordare il vostro anniversario di violenza politica di 100 anni fa?” si legge in una nota in cui si rivolge agli organizzatori: “Non si festeggia un anniversario portando divisioni in una comunità pacifica. Non si festeggia un anniversario senza il gradimento di chi ti deve accogliere”.
