Novaradio News | Comunità iraniana Firenze, "Porteremo all’ambasciata e all’ONU le nostre rivendicazioni: contro la violenza attuata contro il popolo e contro le donne uccise per il velo"

Sabato scorso in Piazza Sant’Ambrogio tante persone italiane e iraniane hanno manifestato per esprimere solidarietà a quanti si stanno battendo contro il governo di Teheran dopo la morte di Mahsa Amini, la 22enne curda deceduta una decina di giorni fa dopo esser entrata in coma a seguito di un fermo della polizia morale perché non indossava il velo in modo corretto. Un fermo per una ciocca di capelli “scappata” da sotto il hijab (velo) mentre era in gita con il fratello nella capitale.
Secondo la legge iraniana, che si basa sull’interpretazione della Sharia, le donne sono tenute a coprirsi i capelli con un velo e indossare abiti lunghi e larghi per mascherare la propria figura. Ieri è stata uccisa  l’ultima attivista , la giovane Hadith Najafi, simbolo delle proteste degli ultimi giorni: facciamo il punto con una portavoce della comunità iraniana a Firenze.

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