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Il cielo e la stanza - squarci dal carcere

Il Cielo e la Stanza #22 – Sollicciano, la relazione della Commissione sociale: “Ambiente patogeno, serve un progetto di risanamento complessivo e una nuova governance”

today28/07/2025 4

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    Il Cielo e la Stanza #22 - Sollicciano, la relazione della Commissione sociale: "Ambiente patogeno, serve un progetto di risanamento complessivo e una nuova governance" Redazione Novaradio


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FIRENZE  – A Sollicciano al momento sono recluse 547 persone a fronte di 353 posti disponibili, con un sovraffollamento del 155%. Der reclusi, il 64% sono stranieri, e il 49% sono affetti da patologie psichiatriche. “Oltre al sovraffollamento, persistono problemi di infiltrazioni d’acqua, scarsa igiene, infestazioni di topi e malfunzionamenti del riscaldamento e dell’acqua calda. Sollicciano si rivela, dunque, un ambiente profondamente patogeno, incapace di garantire condizioni di vita dignitose”.

E’ quanto emerge dalla relazione della Commissione Sociale del Consiglio Comunale sul più grande carcere fiorentino, elaborata al termine di un numerosi colloqui ed ispezioni svolti da settembre 2024 a gennaio scorso, e che sarà presentata a discussa oggi pomeriggio in aule. Dalla relazione si legge che “le condizioni abitative e l’accesso a spazi collettivi sono insufficienti per rispondere ai bisogni educativi, sociali e relazionali” e che “interventi di adeguamento infrastrutturale e di potenziamento degli spazi di socialità e formazione risultano quindi urgenti e prioritari”.  “Compito della Commissioane – spiega a Novaradio il presidente Edoardo Amato (Pd) – è stato anche quello provare ad offrire una serie di indicazioni”.

Riguardo l’annoso dilemma sull’intervento alla struttura di Sollicciano, la Commissione non fa una scelta tra demolizione completa o rifacimento a step, ma invita che di competenza (Ministero e Dap) ad elaborare un progetto di rifacimento unitari che superi gli “interventi spot” che hanno creato la situazione attuale. Inoltre si invitano tutte le istituzioni competenti a creare una “governance” che dia vita ad un tavolo permanente di confronto e dialogo con tutti i soggetti che si occupano del carcere per dare risposte tempestive e meglio coordinate. Infine, riguardo all’annoso problema legato alla scarsità di opportunità di reinserimento sociale e lavorativo, invita il Comune a farsi “soggetto ponte” del collegamento tra dentro e fuori il carcere.


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