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Il Cielo e la Stanza #25 - "Fuori Tema", nel carcere di Livorno le storie dei detenuti diventano un podcast Redazione Novaradio
Un podcast che racconta le storie, i problemi, i sogni e le speranze dei detenuti della sezione di media sicurezza del carcere livornese de “Le Sughere”: “Fuori tema”, questo il titolo del podcast è curato da Lara Gallo e Francesca Ricci, nasce dall’esperienza del corso di scrittura creativa che da anni curano in carcere ed è realizzato grazie alla collaborazione tre la direzione della Casa Circondariale e Arci Livorno, con il sostegno dei fondi del Prap e della Regione Toscana. Il podcast è ascoltabile su spotify: il 28 ottobre sono uscite le prime due puntate, ne domani usciranno altre due.
“Abbiamo deciso di dare voce ai detenuti e alle loro storie – spiega a Novaradio Lara Gallo – proprio attraverso il tema della scrittura in carcere, che può assumere varie forme anche non convenzionali: i tatuaggi sul corpo, le lettere ricevute e quelle scritte a familiari e amici, le ‘domandine’ che i detenuti fanno per le loro richieste quotidiane”. “Quel che ne emerge – sottolinea Ricci – è la urgenza dei detenuti di comunicare con l’altro e con l’esterno, che diventa anche una forma di comunicazione interiore, un riflessione su sé stessi”.
Una funzione, queste, cui in definitiva rispondono tutte le attività “culturali” e non solo: dalla scrittura al teatro, ai laboratori di musica, fino alle attività sportive. Messe però a rischio da una recente circolare emanata dal Ministero della Giustizia, che limita fortemente l’organizzazione delle attività esterne in carcere. Una circolare per Livorno che ha già colpito il corso di teatro e la ventennale esperienza della squadra di rugby “Pecore nere”, lamenta il garante dei diritti dei detenuti di Livorno, Marco Solimano. E che aggiunge problemi a problemi per le “Sughere”, carcere caratterizzato da un forte sovraffollamento, una pesantissima situazione di carenza e fatiscienza di spazi e un iter di ristrutturazione che va avanti a rilento tra ritardi, lavori mal eseguiti, polemiche e denunce: “Le sezioni femminili sono state chiuse e i detenuti trasferiti nella sezione di transito, tasso di sovraffollamento che tocca il 130%” dice Solimano: “I lavori ai due nuovi padiglioni sono ancora a ultimare, anche se qualcosa si muove. Sono stati acquistati i nuovi arredi, ed è stata indetta la gara per la centrale termica ed elettrica, entro la primavera i lavori dovrebbero essere ultimati e finalmente i detenuti trasferiti nei nuovi spazi”.