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Sfruttamento del lavoro, inedita intesa tra procura e sindacati – ASCOLTA

today14/07/2020

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PRATO – Procura e confederazioni stringono un patto di “collaborazione diretta” per realizzare a Prato un “sistema in grado di intercettare capillarmente” e di “approntare adeguate efficaci strategie di contrasto” dei fenomeni di sfruttamento.

Inoltre, “sulla base dell’esperienza realizzata”, le parti firmatarie, “potranno elaborare, delineare e suggerire l’adozione di nuovi strumenti operativi” per un contrasto “adeguato al contesto territoriale e alla sua evoluzione” e quindi più efficace contro lo sfruttamento.

Il documento che porta le firme per la Procura del procuratore capo Giuseppe Nicolosi e del sostituto, coordinatore del gruppo sicurezza del lavoro della Procura, Lorenzo Gestri, per la Cgil Prato del segretario generale Lorenzo Pancini e del segretario generale della Filctem Massimiliano Brezzo, per la Cisl Firenze-Prato della segretaria Erika Caparrini e del segretario generale della Femca Mirko Zacchei, per la Uil del responsabile della Camera sindacale di Prato Rodolfo Zanieri e del responsabile Toscana e area vasta tessili Uiltec Qamil Zejnati.

Il fenomeno che ha come principali vittime stranieri – oltre il 21% della popolazione pratese –  spesso senza permesso di soggiorno, quando va bene, con falsi contratti part-time, costretti a orari massacranti con retribuzioni irrisorie, in attività e ambienti ad alto rischio di incidenti e pericolosi per le scarse condizioni igienico-sanitarie.

Con il nuovo protocollo,Confederazioni e Procura si dividono i compiti: Cgil Cisl e Uil,e i rispettivi sindacati di categoria, Filctem, Femca e Uiltec, si impegnano a svolgere la funzione di “presidio territoriale”, assicurando servizi di consulenza giuridico-amministrativa, ma soprattutto a raccogliere la denuncia dei lavoratori vittime di violenza e sfruttamento; la procura procederà ad aprire le indagini, sia che la segnalazione proveniente dai sindacati firmatari abbia una “immediata rilevanza penale” sia che “necessiti di preliminari approfondimenti”, e a proporre al questore, se “ricorrano i presupposti”, il rilascio di uno speciale permesso di soggiorno.

>>> Clicca per ascoltare l’intervista a Mirko Zacchei

Scritto da: Redazione Novaradio


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