E Sgarbi se la prese con i banchi del Consiglio Comunale
FIRENZE – “Una cella”, “un pollaio”, frutto dell'”idea di un pazzo”: così il critico d’arte Vittorio Sgarbi, ieri a Palazzo Vecchio per un incontro con il sindaco, ha stroncato senza mezze misure il nuovo allestimento del consiglio comunale fiorentino, che
Il Consiglio Comunale da alcuni mesi da alcuni mesi ha cambiato l’assetto degli scranni dei consiglieri del Salone dei Duegento, posti ora su una pedana rialzata, collocata al centro dell sala. “Se la cosa più brutta del mondo è il tribunale all’ingresso della città – ha detto Sgarbi – sembra proprio che il cancro sia arrivato fin qui, come una specie di metastasi, per cui nel palazzo più importante della città c’è questa specie di pollaio”.
“Non capisco – ha aggiunto – perché un gruppo di disperati, in Consiglio comunale debba stare internato in questa specie di cella chiusa all’interno della sala. E’ un pollaio: e tutto ciò non può che essere un’idea di un pazzo. Un architetto che fa un pollaio del genere inquina uno dei palazzi più belli del mondo. Con il consiglio comunale costretto a riunirsi in queste condizioni, ogni atto non può che essere destituito di ogni fondamento”