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Sovraffollamento, allagamenti e rifiuti tra le criticità di Sollicciano

today19/08/2019

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FIRENZE – Un elenco di criticità del carcere di Sollicciano sono state rese note oggi dal direttivo della Camera penale di Firenze .

“A Ferragosto”, sottolinea il direttivo, “erano presenti 757 detenuti oltre ad un bambino di 7 mesi, che rapportati alla capienza regolamentare porta ad una percentuale di sovraffollamento del 170%”, ma “tale percentuale, rapportata alla capienza regolamentare del reparto giudiziario maschile raggiunge il valore del 200%”.

“Abbiamo parlato con molti detenuti – dicono i penalisti aprendo la lista dei problemi riscontrati – è emerso come, purtroppo, vi sia un incremento della somministrazione delle benzodiazepine anche in soggetti che mai ne avevano fatto uso”. Inoltre, “ogni parte della struttura è invasa dall’acqua che filtra anche dal terreno ed emerge con le piogge essendo il carcere costruito sopra una falda. In tutte le sezioni l’acqua fuoriesce dagli sbocchi delle docce ed esonda invadendo celle e corridoi”.

Per la “rieducazione sul totale dei detenuti ci sono soltanto cinque educatori (ogni educatore dovrebbe quindi seguire 151 detenuti)”, “l’accesso al lavoro è permesso con turnazione ogni otto mesi”, “le attività sono inesistenti; le celle restano chiuse (al maschile) circa 22 ore al giorno” e “ogni bene del sopravvitto costa in media il triplo del normale acquistabile in un supermercato”.

La Camera penale ha anche trovato che “i detenuti, per la corrispondenza interna sono obbligati ad affrancare le lettere” ed “è stata abolita la possibilità di colloqui da parte di terzi (ovvero persone diverse dai familiari o conviventi) mentre “è di fatto abolita anche la possibilità di incontri tra uomini e donne (con esclusione delle persone coniugate)”. E ancora: “Ogni cella ha il terzo letto a castello vietato per legge. Circa 50 posti sono inagibili e le celle sono colme di rifiuti, coperte di guano di piccione”. “Chiunque abbia parlato con noi ci ha ripetuto ‘io ho sbagliato ma non per questo devo patire’ – conclude la Camera penale – La condizione delle persone detenute è riassumibile in una parola ‘abbandono'”.

“Sollicciano va demolito”, aveva detto il sindaco di Firenze Dario Nardella dopo la visita a Ferragosto, al carcere di Sollicciano. “Carceri in queste condizioni non servono né a rieducare né a riabilitare i detenuti, ce lo hanno detto i detenuti stessi, che entrano e quando escono tornano a delinquere in una condizione sociale di estrema difficoltà, povertà, disperazione”

Scritto da: Redazione Novaradio


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