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//Stupro delle giovani a Firenze, sul web scioccante articolo sessista

Stupro delle giovani a Firenze, sul web scioccante articolo sessista

12 Set 2017
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redazione
carabinieri, Giornalismo, notizie, novaradio, ragazze, stupro, usa

FIRENZE – Non la violenza sessuale ai danni di due studentesse americane compiuta da due Carabinieri in divisa e in servizio, ma il subdolo piano di due “professioniste”, talmente “brave” e dotate di una “dimestichezza di pratiche sessuali” tale da riuscire ad “irretire” e poi “indurre in errore” due agenti caratterizzati da “innata generosità verso il sesso debole”, e colpevoli al massimo solo di “leggerezza” o “manifesta ingenuità”.

Se pensate si tratti di solo di uno dei milioni di post “webeti” che appaiono a centinaia ogni giorno sui social, allora siete fuori strada. E non è neppure una provocazione spinta troppo in là, o uno scherzo di pessimo gusto. E’ invece l’incredibile ricostruzione proposta in un articolo apparso on line sul sito di una testata giornalistica toscana, “Subbiano Capolona News”, regolarmente registrata al Tribunale, sulla violenza sessuale denunciata nei giorni scorsi a Firenze da due giovani studentesse americane , che ha portato all’apertura di un fascicolo di indagine a carico di due carabinieri del nucleo radiomobile di Firenze – ora sospesi dal servizio – e ben presto diventato un caso nazionale, con prese di posizione dei vertici dell’Arma, della ministra della Difesa e dei principali leader politici.

Una “particolarissima” versione dei fatti che, tra marchiani errori fattuali, sgrammaticature e un chiaro intento diffamatorio, si traduce in un incredibile collage dei più triti e trivi stereotipi sessisti e perfino razzisti: la “femme fatale” avida di sesso, l’uomo “serio ed equilibrato” che si fa traviare da irresistibili “moine” e “iniziative amorose”, gli italiani “sensibili alle necessità di due povere giovani”, le statunitensi “esperte di ogni risvolto di carattere sessuale”. Secondo l’ignoto autore, infatti, le americane “sono molto evolute e soprattutto molto diverse dalle italiane”, dato che “per loro è la donna che conquista l’uomo ed ogni conquista, affettiva o professionale, oltre che piacere fisico è motivo di compiacimento per il successo”.

Ne nasce un racconto surreale, giornalisticamente fondato su informazioni errate, distorte o mal riferite (a partire dall’età di uno degli agenti) solo all’apparenza macchiettistico e grottesco, ma che in definitiva risulta in un collage “monstre” di stereotipi sessisti della peggior specie, che nell’intento di difendere la posizione dei due agenti sfocia in un non velato intento diffamatorio, come emerge dalla “tesi” riferita nel “pezzo”, che farebbe impallidire anche il più retrivo dei maschilisti.

Secondo l‘autore dell’articolo, che non si firma, all’origine della vicenda di Firenze non c’è affatto uno stupro, ma la seduzione di un uomo in divisa cercata e voluta da una o entrambe delle due ragazze. Questa in sostanza la ricostruzione, di cui tralasciamo i particolari più crudi e penosi. “Immaginiamo – si legge nell’articolo – che una o entrambe le asserite ‘studentesse’ abbiano, in qualche modo iniziato un rapporto sessuale con qualche giovane nella discoteca, completo per il maschietto un fiorentino, ma incompleto ed insoddisfacente per la donna. […] Trova un uomo giovane, il Carabiniere e concepisce di ultimare con lui quel rapporto insoddisfacente avuto poco prima con un altro; concepisce la sua conquista” fino a convincerlo a portarla a casa e “già nelle scale lo induce ad un rapporto frenetico”. Non un accesso di passione, ma un piano calcolato, secondo l’ignoto redattore, dato che la giovane sarebbe “una vera e propria professionista la quale proprio durante il rapporto si mette a fotografare segretamente”.

Coerentemente con le premesse, l‘articolo si chiude con un delirante appello ai vertici dell’Arma dei carabinieri e alla stessa ministra Pinotti (che ieri ha dichiarato che, se fosse confermato, si tratterebbe di un “atto ignobile”) a “comprendere bene il termine moderno ‘escort ed il suo significato”. (Ric.Pin.)

 

Di seguito il testo dell’articolo che riportiamo integralmente:

IL CASO DEI DUE CARABINIERI E DELLE DUE “STUDENTESSE” AMERICANE

Un rapporto sessuale interrotto, del tutto insoddisfacente per una ragazza americana abituata a conclusioni ben diverse delle proprie iniziative amorose. Una dimestichezza per certe pratiche sessuali che ha indotto in errore perfino un uomo  serio ed equilibrato come il carabiniere 45enne incriminato a Firenze.

Si tratta del caso delle due “studentesse” americane le quali affermano di essere state stuprate da due Carabinieri in una notte del favoloso settembre fiorentino.

I fatti sono noti: di notte, alle 2,30 una rissa in una discoteca (Flò) situata nella strada panoramica che porta al Piazzale Michelangelo a Firenze, induce la centrale dei Carabinieri di Firenze ad inviare presso la detta discoteca ben quattro macchine: sembra che fosse in atti una rissa all’interno del locale.

Sembra che, nel frattempo la rissa sia finita e tre delle quattro volanti tornano via. La quarta, il cui equipaggio è composto da due carabinieri, si trattiene un po’ più ed allora, ma solo allora, le due ragazze decidono di andare a casa d’urgenza. Impossibile far venire un taxi data l’ora, i due carabinieri si offrono di dar loro un passaggio fino alla loro abitazione in centro a Firenze. Un errore imperdonabile perché per i Carabinieri è assolutamente proibito prendere a bordo dei civili. Devono essere state molto brave le due ragazze per convincere i due militari a prenderle a bordo; ma era notte, la distanza per arrivare a casa, i rischi notturni per una città delle dimensioni del capoluogo toscano, la innata galanteria nei confronti del sesso debole; tutti elementi che favoriscono le scelte dei due uomini, i quali, come tutti gli italiani, sono sensibili alle necessità di due povere giovani.

Però si deve sapere, e chi scrive ne ha una certa conoscenza, che questo tipo di donne americane sono molto evolute e soprattutto molto diverse dalle italiane a cui siamo abituati: per loro è motivo di grande compiacimento e di orgoglio poter convincere il maschio a intessere una relazione con loro. Da noi è l’uomo che corteggia la donna e cerca di conquistarla; per loro è la donna che conquista l’uomo ed ogni conquista, affettiva o professionale, oltre che piacere fisico è motivo di compiacimento per il successo. Immaginiamo che una o entrambe le asserite “studentesse” abbiano, in qualche modo iniziato un rapporto sessuale con qualche giovane nella discoteca, completo per il maschietto un fiorentino, ma incompleto ed insoddisfacente per la donna.

 Chissà che cosa non succede in qEssa dunque porta i segni biologici del rapporto, ma è insoddisfatta. Trova un uomo giovane, il Carabiniere e concepisce di ultimare con lui quel rapporto insoddisfacente avuto poco prima con un altro; concepisce la sua conquista; convince, con pianti e moine, l’uomo ad accompagnarla a casa; non si sa che cosa succede in macchina nel tragitto tra la discoteca e la casa e qui giunti la ragazza lo porta in casa, ma già nelle scale lo induce ad un rapporto frenetico. Una vera e propria professionista la quale proprio durante il rapporto si mette a fotografare segretamente l’uomo sopra di lei, non si sa mai, può tornare utile in futuro. Esiste, per queste specie di “Studentesse” un’assicurazione antistupro, ma perchè scatti occorre che ci sia lo stupro.

Una ricostruzione cruda e che mostra una umanità veramente bassa, ma può essere andata così; quindi: leggerezza per l’uomo che si è lasciato irretire da donne esperte di ogni risvolto di carattere sessuale, ma manifesta ingenuità del maschio. L’iniziativa della “fotografa sessuale” ha danneggiato anche l’altra ragazza la quale, per emulazione, ha commesso la stessa attività, con ciò danneggiando anche l’altro più giovane Carabiniere.

Bene farebbero il Sig. Del Sette Generale Comandante dell’Arma e la Sig.ra Pinotti, Ministro della Difesa a documentarsi su queste presunte studentesse e partire dal presupposto che i due uomini, per il fatto di essere Carabinieri, sono galantuomini, ingenui forse e soggetti a possibili errori, ma non con il seguito ed il rumore che il fatto ha suscitato. FAREBBERO BENE QUESTI SIGNORI A COMPRENDERE BENE IL TERMINE MODERNO “ESCORT” ED IL SUO SIGNIFICATO.

 


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