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Lungarno crollato: Torna l’acqua in città, molte scuole chiuse – Foto

today25/05/2016

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collo lungarno nardellaFIRENZE – Entro il primo pomeriggio “Publiacqua sarà in grado di circoscrivere zona rossa dove l’interruzione d’acqua è completa” e “gli abitanti dei palazzi che avevamo invitato a lasciare le loro case già nelle prossime ore potranno tornare”. A dare l’annuncio è il sindaco Dario Nardella, al termine della riunione dell’unità di crisi in Palazzo Vecchio,  dopo il crollo stamattina all’alba di parte di Lungarno Torrigiani.


“Stamani vedere il lungarno è stato un colpo al cuore – aveva detto il sindaco – ma l’importante è che non ci siano state vittime. Tutto il resto si può aggiustare”. “Se fosse successo di giorno poteva essere un tragedia” ha commentato il direttore degli Uffizi Eike Schmidt.
Intato si va verso un lento ritorno alla normalità a Firenze; già in mattinata Pubblicaqua aveva annunicato il ripristino dela normale erogazione dell’acqua in riva destra, e progressivamente, anche in alcune zone a sud dell’Arno. Diverse le scuole sono rimaste chiuse: il plesso Benedetto da Rovezzano, le paritarie Mazzarello e San Pier Martire, le scuole statali dell’istituto comprensivo Oltrarno. La Protezione civile ha garantito gli approvvigionamenti di acqua potabile agli istituti che ne avevano bisogno.
Oggi i musei di Palazzo Pitti sono rimasti chiusi per l’intera giornata; il solo Giardino di Boboli è rimasto aperto con ingresso ridotto al prezzo simbolico di un euro. Regolarmente aperti invece gli Uffizi, sulla riva destra.
Sul luogo del crollo vanno avanti i lavori dei vigili del fuoco, che stanno operando con una speciale gru per il recupero delle auto finite nella voragine.  Viste le favorevoli condizioni meteo, ha detto ancora Nardella, “ci sono le condizioni per lavorare immediatamente alle azioni di messa in sicurezza della parete di sponda”. Precauzione anche per evitare fughe di gas: “Toscana energia interverrà con uno scavo a estremità zona per isolare la tubatura del gas nel caso in cui si dovessero verificare rischi”.
Nessun problema di stabilità per i palazzi che si affacciano sul lungarno” ha assicurato Nardella: in mattinata due edifici erano stati sgomberati precauzionalmente per effettuare i controlli.  L’avanzamento dello smottamento è controllato  minuto per minuto dal radar dell’università di Firenze applicato sulla spalletta in mattoni. “Da quando è stato applicato, il radar non ha rilevato spostamenti” ha detto Nardella. Sta di fatto che il profilo della spalletta è visibilmente deformato. Sarà demolito? “Ancora è presto per dirlo – ha tagliato corto il sindaco – cerrto che lì è necessario un intervento radicale di messa in sicurezza”.
Il che dignifica tempi lunghi e risorse ingenti. “Ho avuto rassicurazioni dal sottosegretario Luca Lotti – ha detto Nardella – ci sarà l’attenzione del governo e massimo impegno consentire lavori da fare nel più breve tempo possibile”. A rispondere da Roma anche il ministro all’ambiente Andrea Galletti: “Ho dato tutta la disponibilità tecnica del mio ministero qualora ce ne fosse bisogno”.
 
 
 

Scritto da: Redazione Novaradio


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