FIRENZE – Iniziato lo sgombero dello stabile in via Pier Capponi, occupato da 7 mesi da una ventina di persone, tra cui 13 donne di nazionalità romena con i figli. Al momento in corso la rimozione degli effetti personali delle occupanti, mentre almeno due di loro rimangono sul tetto dell’edificio.
Tutto è iniziato verso le 9,00 di stamani, dopo l’uscita dei bambini impegnati a scuola, quando decine di uomini di Polizia, Carabinieri e Digos, con almeno 6 camionette, oltre ad alcune vetture e un mezzo dei Vigili del Fuoco hanno circondato l’immobile e sfondato il portone. All’arrivo delle forze dell’ordine, le occupanti all’interno sono state identificate ed è iniziata la trattativa, mentre alcune di loro per protesta sono salite sul tetto. Dalle finestre dello stabile sono stati appese alcune bandiere e due striscioni, che recitano “Padroni di niente, servi di nessuno” e “Non vogliamo la carità., lottiamo per la dignità”. L”intera area intorno all’incrocio tra via Pier Capponi e via Benevieni è stata bloccata., con forti disagi al traffico in tutta la zona. Sul posto sono accorsi anche alcune decine di militanti e attivisti del Movimento di Lotta per la Casa, che hanno formato un presidio di protesta davanti al cordone delle forze di polizia, scandendo slogan per il diritto alla casa, quindi hanno dato vita ad un corteo, volantinando per le strade della zona attorno all’area bloccata . “Facciamo appello a tutti i cittadini che stanno subendo la crisi – ha spiegato Sara, del Movimento – continuermo a resistere”.
L’operazione di sgombero, si spiega dalla questura, è in esecuzione di un provvedimento di sequestro preventivo emesso nel dicembre scorso dal gip di Firenze su richiesta della proprietà (una società immobiliare privata). Alle occupanti i servizi sociali hanno proposto il trasferimento nelle strutture dell’accoglienza del Comune di Firenze, ma tutte hanno rifiutato qualunque sistemazione alternativa. “L’occupazione è nata proprio dal no di queste donne – ha spiegato lorenzo Bargellini del Movimento di Lotta per la Casa – al controllo dei servizi sociali”.
Per ora saranno accolte nelle altre strutture occupate a Firenze, fa sapere il Movimento , che annuncia per i prossimi giorni nuove iniziative di protesta e lotta, non escluse nuove occupazioni.