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Strage dei senegalesi. Arci: “Che fine ha fatto lo spirito del 2011?”

today12/12/2014

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strage piazza dalmaziaFIRENZE – Nessuna manifestazione unitaria domani, in occasione del 3/o terzo anniversario dalla strage di piazza Dalmazia, in cui 2 migranti senegalesi, Samb Modou e Diop Mor, rimasero uccisi e altri 3 feriti nel raid xenofobo dell’estremista di destra Gianluca Casseri, poi uccisosi nel parcheggio del Mercato di San Lorenzo dopo aver seminato il panico in mezza città.

Una tragedia,  quello del 13 dicembre 2011, che suscitò una profonda commozione ed indignazione in città, dando vita ad una corale reazione di solidarietà e vicinanza verso la comunità senegalese, così profondamente colpita, da parte delle istituzioni, del tessuto sociale e associativo e di tantissima gente comune, culminata nella grande manifestazione che il 17 dicembre 2011 vide migliaia di persone sfilare in corteo contro l’intolleranza da piazza Dalmazia a piazza S. Maria Novella.

Eppure, a tre anni di distanza, quello spirito sembra essersi perso: quest’anno la città si presenta divisa all’appuntamento, senza una commemorazione sia riuscita a riunire assieme istituzioni, associazioni e comunità senegalese. così per domani prevista da una parte alle 10,30 la manifestazione del Movimento di Lotta per la Casa, mentre alle 12 è prevista la cerimonia in cui il sindaco depositerà a nome del Comune una corona di fiori.

Una situazione che ha portato l’Arci di Firenze, che assieme alla Cgil stava lavorando ad una manifestazione unitaria, a decidere di non partecipare alle commemorazioni: “Siamo dispiaciuti per la situazione che si è creata – ci ha spiegato Lorenzo Ballini della segreteria di Firenze nel corso della trasmissione di Novaradio “Arci Radio Box” – ma abbiamo deciso di non essere presenti domani in piazza Dalmazia non prestare il fianco ad alcuna strumentalizzazione né partecipare ad una cerimonia che sia una semplice commemorazione. Bisogna invece attivare una seria riflessione, perché quello di Casseri non è il gesto di un pazzo, ma trae radici e origine da un humus di disvalori razzisti e xenofobi che propagandati da organizzazioni e movimenti della nuova destra e emergono, ad esempio, nei fatti di Tor Sapienza a Roma”.

Per questo Arci Firenze, ha deciso di organizzare per gennaio-febbraio un’iniziativa pubblica dedicata proprio ai nuovi fascismi in Italia e Europa, con la presenza anche di ospiti internazionali. “Obiettivo – ha spiegato ancora Ballini – è cercare di ricreare una sensibilità che condanni quello che è successo e che rischia di succedere di nuovo”.

Scritto da: Redazione Novaradio


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