GROSSETO – “Potreste cadere nella tentazione di dare una sentenza punitiva nei confronti dell’imputato Schettino. Ma giustizia sarà fatta se punirete anche Costa Crociere per ciò che ha contribuito a causare”. Così uno degli avvocati dei naufraghi del pool di Giustizia per la Concordia, l’avvocato Massimiliano Gabrielli, nella fase del processo dedicata alle repliche delle parti civili. Gabrielli ha rivolto questo invito ai giudici del tribunale di Grosseto che sono in procinto di emettere sentenza sul naufragio della Costa Concordia. Lo stesso Gabrielli ha ricordato le frasi dell’ad di Costa, Michael Thamm, che nell’argomentare il trasferimento di alcuni uffici da Genova ad Amburgo ha anche ‘usato’ il disastro del Giglio definendolo “figlio di una cultura da estirpare”.
“C’è stato un grave danno ambientale all’isola del Giglio” ha detto l’avvocato dello Stato, Patrizia Pinna, nella sua replica al processo di Grosseto. “Costa Crociere lo deve riparare, risarcire – h aaggiunto – ed è giusta la richiesta di pagamento di 200 milioni di euro” rivolti dal ministro dell’Ambiente alla compagnia. Il legale, dell’Avvocatura dello Stato di Firenze, ha detto che “Costa non ha mai fatto la bonifica” al Giglio: “Ha fatto solo la rimozione del relitto. La bonifica non è alternativa alla riparazione del danno, è cumulativa”.