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Si incatena a tribunale ‘denunciai voto scambio Renzi’

today01/09/2015

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palazzo giustiza novoli firenze 3FIRENZE – Ha voluto ricordare le denunce presentate nei mesi scorsi contro la procura, che a suo dire non avrebbe indagato riguardo a presunte vicende di voto di scambio che avrebbero favorito il premier Matteo Renzi alle primarie del 2013 e esponenti comunali del Pd alle amministrative del 2014, il disoccupato fiorentino, Maurizio Martigli che stamani si è incatenato alla recinzione del tribunale di Firenze per protestare.

Poco prima, in un altro momento, anche il dipendente comunale Alessandro Maiorano e il suo avvocato Carlo Taormina davanti ai cancelli del tribunale hanno protestato per lo stesso motivo, sostenendo di non aver saputo più nulla degli esiti di denunce contro Matteo Renzi presentate negli ultimi anni.
In particolare, Maiorano aveva denunciato il premier Renzi per sue attività svolte sia come presidente della Provincia di Firenze che come sindaco della città. Recentemente Maiorano ha presentato anche un esposto sulla vicenda delle intercettazioni in cui Renzi parla con il generale della Gdf Michele Adinolfi.

L’archiviazione dei fascicoli che radunano le varie denunce penali contro Renzi presentate negli anni da Alessandro Maiorano è stata richiesta dal pm Luca Turco, insieme a quella dell’inchiesta sulla vicenda della casa in cui ha abitato l’attuale premier Matteo Renzi a Firenze, quando era sindaco del capoluogo toscano, presa in affitto dall’imprenditore Marco Carrai.

“La cosa interessante – ha commentato Taormina – è che la motivazione del pm per chiedere l’archiviazione è che, siccome questi fascicoli sono stati iscritti a modello 45 (privi di ipotesi di reato, ndr), cosa che non ho fatto io ma che ha fatto la procura di Firenze, non sarebbe stato possibile svolgere atti di indagine. E quindi non avendo svolto atti di indagine, i pm non sono in grado di avere prove della responsabilità”.
“Chiederemo dunque al gip – ha ancora detto Taormina – di fissare un’udienza in camera di consiglio per contrastare le richieste di archiviazione”. Tuttavia, aggiunge il legale, “conoscendo la serietà dell’attuale procuratore di Firenze, credo che chiedere di archiviare inchieste con la semplice dichiarazione di non poter svolgere indagini approfondite sulla base del modello 45, quando lo stesso pm può modificare il fascicolo in modello 21, può far pensare ad un’iniziativa interlocutoria della stessa procura. La motivazione infatti è incredibile e non credo che non abbia fatto un solo atto d’indagine. Non escludo, pertanto, che con altri fascicoli potrebbero esserci attività di indagine in corso, anche con indagati, che oggi non conosciamo”.
Riguardo alle intercettazioni del Noe tra Renzi e il generale della guardia di finanza Michele Adinolfi, già comandante interregionale della Gdf in Toscana Taormina ha detto: “Vogliamo sapere per quali ragioni e se queste interconnessioni tra enti pubblici fiorentini e procura della Repubblica abbiano per caso una qualche causale, una spiegazione” sul fatto che “le denunce di Maiorano ed altri non hanno avuto risposte” dagli uffici giudiziari. “Siccome da anni non abbiamo la risposta, ci siamo attivati” anche “sulla base di queste intercettazioni telefoniche”, “per capire se la nostra deduzione sia o meno fondata”

Scritto da: Redazione Novaradio


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