Tangenti Anas, 24 indagati: “Un collaudato sistema corruttivo”

FIRENZE – Funzionari, imprenditori e professionisti: sono in tutto 24 gli indagati dell’inchiesta per corruzione in appalti pubblici denominata “Le strade d’oro” della procura di Firenze sui vertici dell’Anas Toscana.

Il procuratore generale Giuseppe Creazzo ha parlato di  un “collaudato sistema di corruzione”, che “ha comportato danni per la collettività per molte decine di migliaia di euro.  Venivano date mazzette corrispondenti al 5% dell’importo dei lavori, cioè decine di appalti nella rete stradale della Toscana”. L’aggiudicazione avveniva per lo più sfruttando lo stato di emergenza e di necessità causato da calamità naturali.

Tra gli appalti nel mirino, i 200 mila euro di lavori di “somma urgenza” sulla strada Tosco-Romagnola; un intervento con base d’asta 3,2 milioni in provincia di Prato, ed uno con base d’asta da 500 mila euro in provincia di Massa Carrara per la manutenzione straordinaria di una strada.

Quattro le persone arrestate, che si trovano ora agli arresti domiciliari: si tratta il capo di compartimento Anas Toscana, Antonio Mazzeo, il capo servizio amministrativo Anas Toscana Roberto Troccoli, e un funzionario di Anas Toscana, Nicola Cenci. Oltre a loro è finito ai domiciliari un imprenditore: Francesco Mele. Quest’ultimo, secondo quanto ricostruito dalla procura, era di casa negli uffici Anas e offriva il “pacchetto completo”: dai sopralluoghi alla documentazione, fino a predisporre egli stesso il bando di gara.